Lagumdzija, punto di forza della Lube. "Felice di avere più responsabilità. Boninfante mi dà i palloni decisivi»
La Lube Civitanova conquista il primo successo esterno in SuperLega contro la Yuasa Battery Grottazzolina. Lagumdzija, Mvp del match, commenta la vittoria e si prepara al prossimo incontro contro Trento.
Una tradizione mantenuta e una ri-scoperta. A Porto San Giorgio la Lube ha finalmente colto il primo successo esterno in regular season. Lo 0-3 rifilato alla Yuasa Battery Grottazzolina ha allungato l’elenco dei derby vinti (2 contro Loreto e 4 contro Falconara) e sempre col massimo scarto. In un PalaSavelli gremito ma non pienissimo, tra tromboni stile clacson dei camion e tabelloni videocheck quasi nascosti, Civitanova ha festeggiato per la prima volta lontano da casa, anche se di supporters "propri" ne aveva parecchi al seguito. Il modo migliore per cancellare lo scivolone di Taranto quando si era avanti 0-2; per arrivare a domenica quando all’Eurosuole Forum ci sarà da misurarsi contro i campioni d’Europa di Trento e ovviamente per tenersi il terzo posto di SuperLega anche se Piacenza e Verona (-3 e -5) hanno una gara in meno. Abbiamo sentito Adis Lagumdzija, Mvp anche nel derby delle Marche sfoderando 16 punti col pazzesco 78% d’attacco. Una prestazione maestosa, da cecchino, togliendo le castagne dal fuoco ogni volta che la volenterosa "Grotta" si rifaceva sotto.
Lagumdzija ci voleva questo blitz.
"Sì, stava diventando un tabù, era troppa la differenza tra casa e fuori".
Punteggio 0-3 ma non è stata una passeggiata, vero?
"No, siamo stati più bravi nei finali dei set, vedi nel terzo con gli ace di Gargiulo. Devo dire che mai mi era capitato di giocare con così tanto rumore. Ci sono quei suoni dalla curva che davvero infastidiscono chi va in battuta, avevo il mal di testa".
Un tifoso dei fermani diceva "è mancata la grinta". Forse alla Yuasa semplicemente manca un po’ di esperienza come è naturale da matricola e forse manca Lagumdzija.
"Beh il salto dalla A2 alla SuperLega è tanto, qui ci sono squadre formidabili. Non hanno avuto Petkovic nella miglior serata, hanno ricevuto bene ma messo a terra pochi palloni. Per noi era importante vincere e non regalare set anche per la corsa ai primi 4 posti alla fine del girone d’andata".
È innegabile che lei sta disputando una grande stagione. È la prima volta che resta in un team italiano per più di un anno, forse gli altri hanno sbagliato a mandarla via. Cosa è cambiato rispetto a pochi mesi fa?
"Mi trovo benissimo come ambiente, con i compagni c’è feeling. E poi in campo l’intesa con Boninfante è ottima. Mi dà i palloni che contano e io sono contento di avere più responsabilità".
Domenica ecco Trento, reggerà il vostro bunker casalingo?
"Speriamo. Saranno nostri rivali anche al Mondiale, non sarebbe male mandar loro un messaggio".
Quali le loro armi più pericolose e quali le vostre per batterli?
"Le nostre iniziano col servizio, come abbiamo fatto contro Modena. L’Itas ha il vantaggio di aver cambiato pochissimo, poi direi i tre italiani Sbertoli, Lavia e soprattutto Michieletto".
Andrea Scoppa
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