Lube, un Mondiale deludente. Quanti record negativi in Brasile
Contro gli iraniani commessi 30 errori in battuta nella prima fase e 44 in assoluto nella finale per il terzo posto
La delusione più grande l’ha patita Trento che in finale è stata superata dal Sada Cruzeiro, ma il Mondiale per Club ha lasciato cicatrici anche in casa Lube, nonostante i biancorossi non siano andati in Brasile da favoriti o sicuri medagliati. Il gruppo ieri sera è decollato da San Paolo ed oggi rientrerà in Italia dopo oltre una settimana trascorsa a Uberlandia. Tornerà a Civitanova dopo il 4° posto, un risultato negativo (nelle precedenti 4 edizioni Civitanova era sempre giunta in finale, trionfando nel 2019) non tanto per il piazzamento, quanto per il modo cui è maturato. Gli atleti di Medei infatti hanno giocato male le partite che contavano, in primis le due con gli iraniani del Foolad. Perdere con l’Itas ci stava perché i dolomitici sono più forti e preparati a certe sfide e certi scenari, ma i due stop con il Sirjan non vanno giù. Sia chiaro, parliamo di un avversario valido, campione d’Asia e con un paio individualità che farebbero benissimo in SuperLega, però Civitanova ci ha messo del suo sbagliando troppo. Trenta gli errori in battuta sia nel primo match (che è costato il secondo posto nel girone e quindi l’incrocio con Trento in semifinale) che nella finalina, addirittura 44 nella sfida di domenica in assoluto. Una vagonata, un’enormità, tutti primati negativi stagionali. Anche Medei ha evidenziato nelle ultime due sconfitte che "la squadra non ha giocato come può". Perché? Lo stesso Dirlic ha detto "il palazzetto troppo alto e la mancanza di riferimenti sono fattori di cui si poteva parlare nelle primissime partite, non ora", ecco... . Certo che è stato fatto un grande passo indietro nel fondamentale che così utile era stato nelle ultime vittorie pre Mondiale. E un "passo indietro globale" come ha ammesso Medei. La Lube era partita per il Brasile soprattutto per far vivere un’esperienza formativa ai giovani, a metterli contro team di valore, cosa che non accade in Challenge Cup dove le rivali sono facili. Però a questo punto vien da pensare che la rassegna iridata non sia servita granché nel processo di crescita. A livello individuale Lagumdzija, incensato dal patron Giulianelli, non ha inciso davvero, Bottolo e Nikolov sono stati discontinui, per non parlare dell’irriconoscibile Loeppky. Bene davvero hanno giocato solo Balaso, Gargiulo e Boninfante. Smaltito il jet lag, la Lube dovrà smaltire il brutto epilogo del Mondiale giovedì sera quando all’Eurosuole Forum disputerà il ritorno degli ottavi di Challenge. Poi domenica, sempre nel suo palas, riceverà Milano (domenica successo 3-0 su Taranto con una notevole prova di Reggers) per il 13° turno di campionato e anticipo dell’incrocio di Coppa Italia. La prima gara di ritorno, in calendario a Padova, non ha invece ancora la data di recupero.
Andrea Scoppa
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