Porro pronto per il debutto. "La Lube è una mezza corazzata. Ma Padova è decisa a stupire»
La Lube Civitanova si prepara al debutto nella SuperLega 2024-2025 contro il Sonepar Padova. Luca Porro, reduce dalle Olimpiadi, punta a una grande stagione. Intervista al giovane schiacciatore.
Vigilia di debutto per la Lube, la pre-season è finita e da domani ecco la SuperLega 2024-2025. Con la novità del sabato sera, a memoria una prima volta assoluta per il club di Civitanova e sarà proprio l’Eurosuole Forum ad inaugurare l’intero 80° campionato di A1 con l’anticipo tra Lube e Sonepar Padova. L’avversario veneto invece non è una novità, anzi con quello di domani arriveremo al confronto n.57 e i biancorossi si sono imposti in 48 occasioni (l’anno scorso due successi per 3-0 in regular season e poi il ko nei Playoff 5° Posto). Padova si presenterà ancora affidata a coach Jacopo Cuttini, alla guida dal 2020 e con un organico giovane, una peculiarità ormai. Anzi, forse nessuno come i patavini negli ultimi anni è stato in grado di valorizzare e lanciare talenti del proprio vivaio. Due esempi sono poi approdati alla Lube, parliamo di Balaso e Bottolo. La nuova stellina è Luca Porro, schiacciatore classe 2004 ormai nel giro della Nazionale tanto da aver disputato l’ultima Olimpiade. E fratello di quel Paolo che ha le redini di Milano (c’è anche un altro alzatore, il più piccolo Simone a Reggio Emilia in A2!).
Porro, arrivate all’esordio dopo aver disputato un’ottima pre-season. Considerando che la prima giornata è sempre un’incognita per le big, motivo in più per provare lo sgambetto?
"In effetti il gruppo ha trovato una buona amalgama e si respira l’aria giusta. Ci piacerebbe stupire in questo campionato e ci proveremo da domani contro la Lube, anche se saremo sfavoriti e loro una mezza corazzata".
Per lei può essere l’annata della consacrazione?
"Mi piace andare per gradi, sarà senz’altro la prima intera con un ruolo importante. Certo che sarebbe bello affermarsi".
A distanza di quasi due mesi, cosa resta dell’Olimpiade?
"Il ricordo principale rimane esserci stato perché era uno dei miei sogni, chiaro che c’è del rammarico per la mancata medaglia ma è anche vero che le quattro semifinaliste erano tutte nazionali molto forti".
Con la maglia azzurra ha potuto conoscere meglio i prossimi avversari.
"Sì, con Bottolo eravamo addirittura in camera insieme e in Balaso ho scoperto un ragazzo d’oro, umile nonostante sia tra i migliori al mondo. E poi alla Lube adesso c’è il mio grande amico Boninfante, per me è praticamente un fratello avendoci giocato a Pordenone (insieme anche a scuola ndc)".
Boninfante raccoglierà un’eredità pesante.
"Ma sono convinto che farà grandi cose".
Cosa le piace in particolare della nuova Lube?
"È molto interessante e penso che dopo Perugia ha la coppia di opposti più forte del campionato".
Chi è invece più forte tra lei e Bottolo?
"Lui lui".
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