Italvolley, Andrea Zorzi: "Questa Italia può fare meglio dei Fenomeni"

Sugli azzurri che sfidano la Polonia: "Sono molto bravi, e stanno bene insieme. Le Olimpiadi sono alla loro portata"

di DORIANO RABOTTI -
16 settembre 2023
"Questa Italia può fare meglio dei Fenomeni"

"Questa Italia può fare meglio dei Fenomeni"

Roma, 16 settembre 2023 – Andrea Zorzi sta seguendo da vicino gli Europei, come commentatore di Sky.

Zorzi, la nazionale di De Giorgi sembra pronta a raccogliere l’eredità di voi ’Fenomeni’.

"Di sicuro un punto in comune tra il nostro gruppo e quello attuale è la grande popolarità. Per noi fu una cosa nuova, ma De Giorgi c’era, lo sa benissimo e può aiutare i ragazzi a gestire questa situazione".

Anche secondo lei oggi ci sono pressioni diverse?

"Come noi, Giannelli e compagni sono in linea con la loro contemporaneità. Per noi era già tanto finire sui giornali o in tv, loro sono immersi in un mondo che è diverso, soprattutto per i social. Oggi la distinzione tra dimensione privata e pubblica è molto più sottile. E la tendenza generale è quella di vedere individualismi anche negli sport di squadra: ai mondiali di calcio sembrava giocassero solo Messi e Mbappè...in questo senso i ragazzi della nostra nazionale di volley sono molto bravi a tenere la rotta. E poi si vede che si vogliono bene, questo è importante".

Lei ha vissuto gruppi di tutti i tipi: qual è il segreto? La chimica, la fortuna, l’allenatore?

"Sicuramente c’è dietro un lavoro, in questo caso un progetto preciso che parte dalla federazione. Poi Fefé ha saputo dare regole semplici, ma importanti, come il fatto di non girare in ciabatte: la disciplina non è fine a se stessa, far parte di un collettivo che si riconosce negli stessi comportamenti rende più semplice affrontare i momenti complessi. Ecco, questi sono ragazzi che si sono riconosciuti".

Va bene l’amicizia, ma per vincere bisogna anche essere bravi.

"E loro lo sono, come ha detto Giani: sono forti, ma anche giovani, quindi hanno ancora margini di crescita, non si può ancora dire quale sia il loro limite. Michieletto è il prototipo del giocatore moderno, con doti fisiche superiori, una grande forza di carattere, ma anche una capacità di leggerezza che aiuta".

Vien voglia di dire che ai giovani forse basta dare fiducia...

"Ma una ricetta vera non c’è, altrimenti lo farebbero tutti. Tutto è necessario, niente è sufficiente da solo. Ci vuole la qualità dei giocatori, ci vuole una cosa che chiamiamo chimica anche se in realtà la chimica è prevedibile, l’incastro dei rapporti personali no. E anche se allenarsi su qualcosa è un lavoro analitico, non è mai uguale a quello che succede in partita, non basta mai".

Zorzi, andiamo oltre la finale di stasera: le Olimpiadi sono la vostra balena bianca mai raggiunta. Questi ragazzi possono arrivarci?

"Assolutamente sì, sono in grado di provarci. Come ci provammo noi, che avevamo la possibilità di farcela. Io poi sul concetto di balena bianca nel nostro caso ho un’idea precisa".

Quale?

"È chiaro che al nostro gruppo l’oro olimpico è mancato e che siamo stati male per non averlo raggiunto. Ma ancora oggi a distanza di tanti anni la gente ci vuole bene e ci dice ’abbiamo solo mancato le Olimpiadi’, non ’avete’. Vuol dire che si sente parte del tentativo, che quella piccola imperfezione ai loro occhi ci ha reso più...amabili".

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