Addio a Simonetta Avalle, la signora della pallavolo
Aveva 74 anni, oggi punto di riferimento della Fipav, portò Roma nella massima serie del campionato femminile e nel 1993 vinse una coppa Cev

Simonetta Avalle si è spenta a 74 anni
Roma, 27 gennaio 2025 – Era stata una pioniera, in panchina. Simonetta Avalle è morta per un arresto cardiaco lasciando un vuoto nel volley che va ben oltre i suoi risultati sportivi, comunque importanti. Non aveva ancora compiuto 75 anni (il 21 aprile), il suo nome è legato soprattutto alla pallavolo romana ma in un ambiente in cui le allenatrici donne sono sempre state pochissime, importante è stato il suo ruolo di punto di riferimento portato avanti prima nei club e poi nel settore tecnico della FIPAV, che oggi la piange. Ha incarnato la figura di una donna prima ancora che di una sportiva incapace di accettare i limiti delle convenzioni e degli stereotipi. Portò Roma nella massima serie del campionato femminile vincendo anche una Coppa Cev, dopo essere cresciuta nel quartiere di Tor Sapienza, lei laureata in lettere e filosofia e poi prestata allo sport.
Con la squadra di Roma vinse una coppa Cev nel 1993, in finale in Turchia contro l'Eczacibasi. Tra le squadre allenate anche Arzano, Firenze e Reggio Calabria. Fu lei a lanciare la laziale Manuela Leggeri, capitana della nazionale campione del mondo a Berlino con Bonitta ct.
Dal 2006 si era dedicata ai settori giovanili. Lascia un vuoto nella pallavolo e in chi ne apprezzato non solo la grandissima competenza ma anche il garbo e la passione per il lavoro sulla base del volley.
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