Sir Susa Vim Perugia, targa de La Nazione per celebrare lo storico poker

Riconoscimento ai Campioni d’Italia del presidente Gino Sirci: "Per aver conquistato con merito quattro trofei e promosso la città"

di DANIELE CERVINO -
9 giugno 2024
Il presidente della Sir Susa Vim Perugia, Gino Sirci, riceve la targa de «La Nazione» dal responsabile dello Sport Umbria, Daniele Cervino (foto Crocchioni)

Il presidente della Sir Susa Vim Perugia, Gino Sirci, riceve la targa de «La Nazione» dal responsabile dello Sport Umbria, Daniele Cervino (foto Crocchioni)

Perugia, 9 giugno 2024 – Nella stanza dei trofei non c’è più spazio. Sopra gli scaffali, conservate con cura e allineate per bene, ci sono 13 maestose coppe conquistate con merito dalla Sir Susa Vim Perugia di pallavolo. Raccontano di una storia di passione e voglia di vincere che hanno portato la città sul tetto d’Italia e del mondo. Quest’anno, nella camera-dedicata, allestita nel quartier generale a Santa Maria degli Angeli, se ne sono aggiunte ben 4. Perché i Block Devils hanno chiuso una stagione stellare con lo storico poker di successi: Coppa Italia, Supercoppa, Mondiale per club e Scudetto. La Nazione ha voluto celebrare l’impresa premiando - con una targa - il protagonista numero uno di questa splendida favola, Gino Sirci.

"Per aver meritatamente conquistato quattro trofei, promosso la città di Perugia e averla trasformata nella capitale del volley. Complimenti per l’impresa da parte de La Nazione", è la motivazione. L’imprenditore (fondatore e titolare della Sir Safety System Spa), nominato Cavaliere della Repubblica nel 2020, accetta con orgoglio il riconoscimento. Pone la targa accanto ai preziosi premi, e ammette: "Ringrazio La Nazione per questa iniziativa, è stata una stagione fantastica ed è bello condividerla e festeggiarla con tutti voi".

Presidente Sirci, avete vinto tutto...

"Abbiamo dimostrato che siamo davvero i più forti. È stato straordinario, una meraviglia. Adesso c’è più coscienza della grande impresa realizzata. Lì al momento non mi sono accorto di cosa stava accadendo, c’è sempre il timore che il traguardo sfugga sul più bello, come accaduto in passato per eccessiva sicurezza. Questa volta la paura ha portato maggiore prudenza e concentrazione. Lo dico: il poker è stato figlio degli errori commessi l’anno scorso. Siamo stati molto attenti a non ripeterli. Un voto alla stagione? Un bel 10. Di più non potevamo fare".

Un peccato non aver disputato la Champions League, poteva essere l’anno giusto...

"Se avessimo partecipato, avremmo detto la nostra anche nella massima competizione europea. Anzi, potevamo anche vincerla. Ho visto la finale, mi è sembrata molto soft rispetto allo scorso anno".

Ha esordito nel volley nel 2001. Come è cambiato Sirci da allora?

"Oggi c’è più consapevolezza. Abbiamo iniziato cercando di conquistare qualche punto. Pian piano siamo cresciuti. Abbiamo capito che per vincere servono i campioni e che ci vogliono i soldi per acquistarli. Nel corso del tempo ho imparato che ci sono anche gli altri, gli avversari, e che sono molto forti. Non serve soltanto costruire una grande squadra, bisogna farla migliore delle altre".

Come ha cambiato invece Sirci la pallavolo?

"Non pretendo di farlo, ma dico che il volley ha bisogno di qualcosa che in questo momento non ha: la notorietà. Ha bisogno di essere pubblicizzato di più perché è uno sport bellissimo e sano, e ha dei valori fondamentali: amicizia, rispetto degli avversari. Quando termina una partita e si esce dal Palazzetto, non c’è nessuno che ti offende o che ti ha insultato. E a mio modo cerco di essere protagonista, per far conoscere e promuovere ancora di più questo sport. Il volley oggi non gode della visibilità e degli introiti che per esempio ha il calcio".

Ma il progetto Sir Susa Vim è vincente. Il segreto?

"Uniti, insieme. Una realtà come Perugia riesce a combattere con piazze molto importanti e numerose perché abbiamo creato un’unione solida, tra quelli che sono gli sponsor e quindi di aziende che sostengono il progetto. Uniti in tanti riusciamo a recuperare le risorse che servono per ingaggiare i campioni. Quest’anno abbiamo numerosi amici, un gruppo di circa 150 sponsor, che ringrazio".

Il PalaBarton pieno è stata un’altra partita vinta...

"Abbiamo il Palazzetto più popolato d’Italia. Modena per esempio ha fatto peggio di noi. Una squadra che va bene riempie gli spalti e noi diamo spettacolo. A Perugia la pallavolo sta prendendo sempre più piede. Abbiamo registrato il record con 5mila presenze e superato anche gli spettatori del Perugia calcio. Ci siamo integrati davvero nel tessuto sportivo perugino".

Tanti trionfi, 13 coppe. Qual è l’istante più bello che le ha regalato la pallavolo?

"Ce ne sono due. In primis, il primo trofeo vinto a Civitanova, ovvero la Supercoppa. Ricordo che alla fine della partita saltavo di gioia, andai dai nostri tifosi, i Sirmaniaci, e dissi: ’Basta, Rcd. Ora regniamo con diritto’. Fino ad allora non avevo vinto mai niente, ma spendevo comunque un botto di soldi. Quella frase fu ripresa da tutti. I supporter ci fecero anche le magliette".

Il secondo invece?

"Un altro momento che non dimenticherò mai è la vittoria del campionato in casa, nel 2018, davanti a tantissime persone. Facemmo il triplete. Siamo passati alla storia anche in quella occasione. Ricordo persino come ero vestito".

Presidente, ha voluto fare un regalo ai tifosi...

"Sabato 22 giugno ci sarà una serata imperdibile, un grande evento per celebrare la stagione perfetta. Vi aspetto tutti a Pian di Massiano".