Solita Conegliano, Milano ha rimpianti Super
Sylla scatenata, senza la Egonu il gruppo di Lavarini porta al tie-break la corazzata di Santarelli, ma poi si deve arrendere
CONEGLIANO
3
MILANO
2
(20-25, 25-16, 21-25, 25-23, 15-11)
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Haak 20, De Gennaro, Lubian, Eckl, Seki, Wolosz 3, Adigwe, Lanier 2, Lukasik 10, Chirichella 8, Fahr 17, Barbaro, Arici, Gabi 16. All. Santarelli.
NUMIA VERO MILANO: Daalderop 19, Cazaute 17, Gelin, Guidi, Marinova 1, Heyrman 13, Guerra, Pietrini, Orro 3, Danesi 5, Konstantinidou 1, Fukudome, Kurtagic, Sylla 24. All. Lavarini.
Arbitri: Curto, Verrascina
Note: spettatori 10.300. Durata set: 24’, 28’, 27’, 27’, 21’. Tot: 145’. Muri: C 9, M 11. Ace: C 2, M 8.
Grande festa di sport a Roma, in un PalaEur tutto esaurito (10.300 spettatori) una spettacolare edizione della Supercoppa viene vinta tanto per cambiare dalla solita Conegliano, che da cinque anni vince ininterrottamente ogni competizione nazionale. Le campionesse d’Italia e d’Europa hanno dovuto però sudarsi il loro ottavo trionfo nella competizione (il settimo consecutivo), rimontando da 0-1 e da 1-2 prima di imporsi al tie-break contro la Numia Vero Volley Milano, orfana della stella più attesa della serata. Paola Egonu infatti ha dovuto dare forfait per una sinusite lasciando alle altre tre medaglie d’oro olimpiche della squadra, ovvero Alessia Orro, Anna Danesi e Myriam Sylla il compito di regalare al Consorzio un primo titolo nazionale finora sempre sfuggito. E la maledizione non è stata interrotta neanche stavolta: a fare un’altra volta festa sono state le altre tre trionfatrici di Parigi 2024, le pantere Sarah Fahr (mvp alla fine), Marina Lubian e Monica De Gennaro, che hanno ulteriormente arricchito la loro incredibile bacheca. L’assenza di Egonu ha sicuramente cambiato il volto della partita ma paradossalmente Milano ha giocato meglio del previsto, trascinata da una Sylla inarrestabile in attacco. Conegliano ha faticato con Isabelle Haak sprecona in diverse fasi e Khalia Lanier sostituita dopo un set e mezzo deludente. Martyna Lukasik, subentrata dalla panchina, ha però dato un ottimo contributo soprattutto nel quarto set, quello decisivo. Milano non ha avuto le forze di chiudere i conti mentre Conegliano come già accaduto nell’ultima finale di Champions League si è confermata più lucida e determinata sui palloni decisivi, meritandosi un tie-break dove non c’è stata storia. Il prossimo weekend scatterà il campionato e saranno ancora Conegliano e Milano le favorite nella corsa allo scudetto.
Smaltito il malanno di stagione, Paola Egonu cercherà di tornare a fare festa.
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