Volley, Conegliano nella storia: ha vinto la settima Coppa Italia, 3-0 a Milano

Battuta in finale un’ottima Egonu, le venete diventano il club più blasonato nel secondo trofeo tricolore: Ravenna e Bergamo si erano fermate a 6

di DORIANO RABOTTI
9 febbraio 2025
La festa di Conegliano

La festa di Conegliano

Un altro trofeo, stavolta per diventare definitivamente le regine dell’albo d’oro: Conegliano vince la sua settima Coppa Italia, la sesta consecutiva, battendo in finale Milano per 3-0 (37-35, 25-20, 25-20) e staccando Teodora Ravenna e Foppapedretti Bergamo che di Coppa Italia ne hanno vinte sei. Per la terza volta consecutiva le lombarde vengono respinte in finale, ma la striscia si allunga considerando anche Champions e Supercoppa.

Nel duello atteso tra le due gigantesse, Egonu da una parte e Haak dall’altra, alla fine la giocatrice più importante è la schiacciatrice più piccola, la brasiliana Gabi, una specie di Kiraly in gonnella che sa sempre lasciare il segno nei momenti che decidono i set. 

L’Unipol Arena è tutta esaurita, quando scendono in campo le due squadre regine. Prima, San Giovanni in Marignano aveva scritto una pagina della sua storia battendo 3-0 l’Itas Trentino nella finale di coppa di A2, nel tripudio dei tifosi romagnoli accorsi almeno in un migliaio. Quando inizia la finalissima ‘maggiore’ gli spettatori sono novemila, e assistono ad uno spettacolo che corre sul filo dell’equilibrio di un primo set memorabile. Milano prova anche a scappare sul 16-12, Conegliano recupera e le due squadre arrivano a braccetto fino al 22 pari. Egonu firma il sorpasso, Gabi il nuovo pareggio a 23, la Daalderop procura il primo setball per le lombarde che lo giocano sul servizio di Paola Egonu. Milano si fa murare l’occasione di chiudere, poi Conegliano annulla un altro setpoint sul 24-25. Seconda linea di Egonu, Milano a 26, ma poi sbaglia battuta con con Heyrman, si procura la quarta occasione che Haak annulla e poi piazza l'ace del sorpasso. Risponde ancora Egonu, è uno scambio tra pesi massimi, poi l’azzurra spara fuori, ma la recupera con un muro. 29-29. Haak firma il 30, Egonu risponde. E lo fa ancora sul setpoint avversario: 31 pari. Il 32 è di Fahr, replica Sylla. Zhu Thing dà il sesto setpoint, ci pensa Danesi. 33-33, la capitana azzurra a Parigi alza in bagher per Egonu il punto numero 34, Haak annulla. Egonu out, Danesi no. 35 pari. E’ uno stillicidio di emozioni, dopo Zhu Thing Gabi a chiudere con una parallela da maestra un set che da solo vale tutta la finale. 37-35, Conegliano avanti, a Milano non basta un parziale di Egonu da 14 punti personali…La partita non finisce lì, ma quasi.

Secondo set: come era prevedibile è Milano a subire il contraccolpo psicologico di un set perso dopo aver giocato così bene e aver sprecato la grande occasione. Eppure il 14-11 di Conegliano viene rosicchiato, 16-15, poi altro strappo delle venete, 18-15, grazie a una maggior varietà nella distribuzione, con Sarah Fahr in evidenza. Milano è quasi solo Egonu, venti punti a metà del secondo set, ma alla lunga questo semplifica molto il lavoro avversario nelle scelte a muro. Gabi firma il 21-16 e poi il 22, la squadra di Lavarini reagisce ancora ma ormai è tardi, ancora Gabi e un errore di Egonu portano al 2-0.

Terzo set, Gabi continua lo show. Conegliano ha una maggior varietà di colpi in attacco e alla lunga questo fa la differenza, Egonu da sola non può fare tutto anche se alla fine il bottino personale vale un set (24). L’ultimo punto che scatena la festa lo firma Zhu. Conegliano è nella leggenda.

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