Volley, il presidente della Fipav: “Con Velasco inizia un nuovo corso”

Manfredi traccia il bilancio di un 2023 ricco di soddisfazioni per la federvolley, tra tesserati in crescita e medaglie. Unico neo le polemiche sulla nazionale femminile: “Sapevo che poteva liberarsi, Julio ha il carisma per dare un nuovo impulso”

di DORIANO RABOTTI -
21 dicembre 2023
Giuseppe Manfredi con Julio Velasco

Giuseppe Manfredi con Julio Velasco

ROMA, 21 dicembre 2023 – “Con Velasco inizia un nuovo corso, lo abbiamo scelto non solo per la sua caratura tecnica, ma anche per il carisma che permetterà di dare un nuovo impulso alla nostra nazionale femminile”. Il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi sa benissimo che in sede di bilancio l’unico punto caldo di una stagione ad alto livello per la pallavolo italiana è rappresentato dalla necessità di dare una svolta alla nazionale femminile, tra polemiche e in questa stagione anche risultati tecnici al di sotto delle attese.

Ora che le parole e le critiche si sono posate e le scelte sono state fatte, al momento di tirare le somme del 2023, il numero uno del volley italiano difende la scelta di non concedere il doppio incarico (“se deve fare le convocazioni per un raduno, come può parlare un tecnico, da ct o da allenatore di club? Comunque il doppio incarico non lo voleva lui per primo, e se non ci fosse stata la clausola che gli permetteva di uscire dal contratto con Busto saremmo andati su un altro nome. Ma sapevo fin dal primo momento che c’era la clausola”) e punta a un 2024 di legittime ambizioni. 

Nonostante il grande problema di tutto lo sport italiano (“abbiamo organizzato gli europei con gli impianti peggiori dei paesi più evoluti, la vera emergenza è questa”), il volley è uno sport in salute, come confermano i numeri forniti dal presidente della Fipav: sul piano sportivo le 8 medaglie vinte dalle nazionali seniores e giovanili sono meno di quelle del 2022 perché quello era stato un anno incredibile, in cui tutte le nazionali erano salite sul podio in ogni manifestazione disputata. Ma i tesserati si sono attestati sui 314mila (+15%), con una grande prevalenza soprattutto a livello giovanile delle ragazze (185mila solo tra i 6 e i 16 anni) rispetto al settore maschile. Le società attive sono 4.725, alle quali complessivamente sono destinati contributi per 795mila euro, a fronte di investimenti per il settore seniores superano i 4 milioni di euro (4,7 milioni invece sono entrati dalle sponsorizzazioni).

Tutti numeri importanti, alla vigilia di un anno come quello olimpico in cui la priorità dovrà essere quella dei risultati sportivi, visto che sia la nazionale maschile che quella femminile hanno le potenzialità per andare almeno a medaglia a Parigi 2024: “Alle Olimpiadi ci andremo, ma non possiamo caricare di responsabilità le nostre nazionali. Siamo competitivi, e ragazze e ragazzi lo sanno”.

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