Olimpiadi volley, Italia appesa al ranking. Il Brasile stacca il pass

Nella sfida decisiva delle qualificazioni gli azzurri si arrendono al tie-break, a Parigi vanno i padroni di casa. Come le ragazze, anche il gruppo di De Giorgi dovrà aspettare giugno

di DORIANO RABOTTI
8 ottobre 2023
Daniele Lavia in attacco contro il Brasile

Daniele Lavia in attacco contro il Brasile

RIO DE JANEIRO, 8 ottobre 2023  – Come le ragazze, eppure è tutto diverso. Anche la nazionale maschile di volley avrà bisogno del ranking per partecipare alle prossime Olimpiadi, avendo fallito sul campo la qualificazione diretta. La sconfitta contro il Brasile padrone di casa per 2-3 (23-25, 25-23, 25-15, 17-25, 11-15) ci condanna ad un supplemento di attesa, esattamente come la nazionale femminile. Ma la situazione delle due squadre è molto differente: quella maschile è compatta, sapeva dopo aver perso il primo set che probabilmente non sarebbe più bastato neanche vincere la gara, eppure ha tenuto a testa alta fino in fondo, non si è squagliata. Nonostante una stanchezza fisica evidente in tanti uomini chiave. De Giorgi non ha mai abbandonato il tono calmo di chi sa che la squadra sta dando tutto, e stavolta non è bastato.

Ci sarà tempo a mente fredda per analizzare i motivi che hanno portato due nazionali tra le più forti al mondo (gli azzurri sono campioni iridati in carica) a non avere ancora centrato la qualificazione ai Giochi. Dove potranno comunque andare in base alla classifica mondiale aggiornata al prossimo giugno, dopo la prima fase a gironi della Nations League. Nulla di impossibile, anche se entrambe le squadre saranno obbligate a fare bene nella prima parte di una kermesse che avrebbe potuto essere sfruttata per preparare meglio i Giochi.

Di sicuro, mentre lo spogliatoio delle ragazze si è rivelato una polveriera e nel consiglio federale del prossimo fine settimana potrebbero arrivare decisioni sulla panchina azzurra, nel caso dei maschi il gruppo ha mostrato una unità che permette di dormire sonni tranquilli per il futuro.

Piuttosto il doppio fallimento nei tornei preolimpici apre la necessità di un ragionamento di sistema, in un calendario che non tiene minimamente in considerazione la condizione fisica degli atleti. Non è escluso che le due leghe, maschile e femminile, possano mettere mano ai calendari dei campionati per permettere alle nazionali di lavorare al meglio per obiettivo che è fondamentale per tutti, club compresi.

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