Volley, Lorenzetti profeta scudetto: il primo a vincere in quattro città diverse

Il tricolore appena centrato con Perugia permette al tecnico marchigiano di stabilire un record, dopo le vittorie con Modena (2), Piacenza e Trento

di DORIANO RABOTTI -
28 aprile 2024
Angelo Lorenzetti esulta con Perugia

Angelo Lorenzetti esulta con Perugia

Basterebbe dire che dove va lui si sposta lo scudetto, perché i numeri questo dicono: Angelo Lorenzetti è l’allenatore più scudettato in attività sotto la rete del volley maschile, visto che con il quinto titolo appena vinto con Perugia (3-1 nella serie finale ai danni di una Monza comunque eroica) ora davanti ha soltanto Anderlini e Daniele Bagnoli, che ne hanno centrati otto. Solo che loro hanno allenato quasi sempre le stesse squadre, mentre Lorenzetti è riuscito a centrare il triangolino tricolore con quattro città diverse, superando Gian Paolo Montali che ci era riuscito in tre città (Parma, Treviso, Roma).

Angelo Lorenzetti tra un paio di settimane festeggerà i suoi primi 60 anni. A un certo punto della sua carriera ha lasciato un posto sicuro in banca per correre il rischio e fare l’allenatore. Bravissimo a livello di settore giovanile, con la sua Fano e con le nazionali, il salto vero l’ha fatto arrivando a Padova in quella che allora si chiamava serie A1.

Da Padova lo prese Modena, che potrò ad uno scudetto storico nel 2002, era la squadra di Ball e Iakovlev, di Giani e Cantagalli, di Gardini e del compianto Vigor Bovolenta, di Damiano Pippi. 

Poi arrivò una separazione dolorosa, da Modena, e una ripartenza dal basso, da Verona dove aveva un alzatore...interinale, nel senso che Pes si allenava part-time, e dove si inventò una squadra con Maruotti opposto che giocava in modo davvero spettacolare. Poi Piacenza, secondo scudetto, con Marshall, Meoni e Zlatanov, ma anche con Bravo. Quando tornò a Modena, disse che a Piacenza si era guadagnato il diritto di farlo a testa alta, perché aveva bisogno di dimostrare a se stesso di essere capace di fare bene anche altrove. A Modena vinse un altro scudetto con una squadra di grandissimi talenti e di caratteri quanto meno originali, a partire dal fenomeno N’gapeth.  Se ne andò con un nuovo dolore, ma a Trento lui e Da Re ricostruirono un altro squadrone con tanti talenti italiani. E l’anno scorso vinsero lo scudetto da separati in casa, perché la società decise di scaricarlo (non si è mai capito bene perché) dicendoglielo quando ancora stava giocando i playoff. Il patron di Perugia Gino Sirci non ci ha pensato due volte, e l’ha ingaggiato subito: il risultato è che anche quest’anno lo scudetto è sulla giacca di Lorenzetti, ma in una nuova città, la quarta.

Come lui nessuno mai.

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