Atletica, per Stano nuovo record italiano nella 20 km di marcia

Il campione olimpico in Cina supera se stesso grazie a un tempo di 1h17'26'': "Ma prima di Parigi c'è ancora tanto lavoro da fare"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
3 marzo 2024
Massimo Stano (Ansa)

Massimo Stano (Ansa)

Roma, 3 marzo 2024 - L'Italia dell'atletica continua a macinare record e primati, migliorando costantemente se stessa. Neanche il tempo di gustarsi la pioggia di medaglie dei Mondiali indoor di Glasgow 2024 che dalla Cina, per la precisione da Taicang, arriva la notizia del nuovo record della 20 km di marcia scritto da Massimo Stano: un tempo di 1h17'26'' che è già storia.  

I dettagli

  In realtà, il campione olimpico di Tokyo 2020 non ha fatto altro che ritoccare al ribasso il proprio precedente primato (1h17'45''), scritto a La Coruna nel 2019. Non solo: il nuovo record è arrivato praticamente alla prima 20 km di marcia stagionale. In effetti il miglior biglietto da visita possibile nell'anno in cui Stano, che pochi giorni fa ha festeggiato i 32 anni, dovrà difendere il titolo olimpico a Parigi. "Mi sono divertito molto, ma ammetto che non mi aspettavo di aggiornare il mio stesso primato. Stavo bene fisicamente e mentalmente e sono felice di aver ritrovato me stesso nella 20 km": queste le prime parole rilasciate ai microfoni della Fidal dal pugliese. "Più che del record sono felice delle sensazioni ricevute: avevo bisogno di ritrovare fiducia in questa distanza". Insomma, evidentemente anche per un fuoriclasse della disciplina sono arrivati tempi bui in cui i risultati avevano lasciato a desiderare. A tal riguardo, forse aprire la stagione su un palcoscenico magari non particolarmente prestigioso ha aiutato non poco Stano. "Sono arrivato qui con la mente sgombra, senza pressioni né aspettative: avevo solo pensieri positivi e ho avuto le risposte che cercavo. Adesso davvero cambia tutto". Eppure, anche in una giornata da record si cela un pizzico di rimpianto per un tempo che magari avrebbe potuto essere ancora più basso in caso di sprint finale: il classe '92 invece non è dello stesso avviso. "Penso che non sarebbe cambiato nulla. In realtà, ho avuto dei problemini durante la gara: per la precisione un fastidio addominale e un gel che mi era caduto durante il rifornimento e quindi il tempo scritto alla fine può essere giudicato più che positivo". Infine, un commento sull'imminente spedizione olimpica: con tanto di romantico parallelismo con quanto accaduto 3 anni fa. "Pochi mesi prima di Tokyo era nata la mia prima figlia e proprio qualche giorno fa è nato il mio secondo figlio, sempre nell'anno delle Olimpiadi: un buon auspicio che si allinea con i risultati raccolti dall'Italia in questo periodo fantastico per l'atletica, ma per quanto mi riguarda c'è ancora tanto da lavorare e imparare".

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