Luna Rossa, come funziona la barca volante per la Coppa America 2024

Il monoscafo foiling è in grado di volare sull’acqua e superare i 50 nodi, parlano gli esperti del team: “Sembra un aereo”

di GIANLUCA SEPE -
21 marzo 2024
Luna Rossa

Luna Rossa

Barche velocissime e addirittura volanti. In oltre 175 anni di storia, l'America's Cup ha cambiato più volte pelle, seguendo quella che è stata l'evoluzione della vela e delle tecnologie a essa collegate, raggiungendo un livello tale da aver portato le imbarcazioni a volare letteralmente sull'acqua, cosa che Luna Rossa dovrà essere in grado di fare meglio degli altri se vorrà giocarsi al meglio le sue chance, conquistare la Louis Vuitton Cup e andare a sfidare Team New Zeland per la Vecchia Brocca.

I nuovi monoscafi foiling AC75 infatti sono in grado si sollevarsi e di navigare fuori dall'acqua proprio per ridurre l'attrito e la resistenza con quest'ultima, mostrando un potenziale di velocità notevole: oltre 50 nodi, praticamente 100 km/h. Un valore enorme se si considera che soltanto nel 2007, l'ultima edizione della Coppa America disputata sugli scafi dislocanti, le imbarcazioni più veloci potevano raggiungere appena i 12 nodi.

Un'evoluzione complicata, che la stessa Luna Rossa ha provato a spiegare agli appassionati che attendono la 37^ edizione dell'America's Cup, in programma tra agosto e settembre a Barcellona, grazie alla voce dei suoi tecnici più esperti. "Luna Rossa riesce a volare grazie ai foil, delle ali che si trovano sott’acqua, molto simili a quelle di un aereo, soltanto più piccole", ha spiegato Matteo Ledri, esperto di fluodinamica del team italiano.

Un po' Formula 1 e un po' aereo dunque (pur con qualche differenza), con le barche che una volta decollate vanno gestite al meglio tramite un controllo attento: "Raggiungendo una certa velocità, queste ali sono in grado di creare una forza verso l’alto che permette alla barca di sollevarsi", continua Ledri. Ma se la tecnologia ha raggiunto un livello altissimo, il controllo umano determina sempre il risultato finale, come raccontato da Andres Suar, architetto navale di Luna Rossa: “Diversamente da un aereo, non possiamo dare alla barca la potenza che vogliamo ma possiamo contribuire lavorando sui foil e sulle vele. Inizialmente, bisogna posizionarsi a un angolo di efficienza di circa 90° rispetto al vento e lavorare con vele e foil per mantenere la barca in un equilibrio che corrisponde a circa 0° di sbandamento. A questo punto bisogna cercare di accelerare pian piano nel modo più efficiente, dando più potenza possibile con le vele, ma senza manovrare troppo i foil".

Facile a dirsi forse ma un'azione frutto di grande attenzione ai particolari, dalla componentistica al feedback che gli stessi velisti possono restituire testando le barche in mare. Toccherà a loro governare al meglio l'AC75 di Luna Rossa per conquistare la tanto agognata Coppa America.

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