Basket, playoff: Milano e Sassari si ritrovano in semifinale, Pesaro e Venezia al tappeto
Un super Granger non basta alla Reyer ad evitare l’eliminazione dalla corsa scudetto
Bologna, 20 maggio 2023 – L’EA7 Armani Milano ed il Banco di Sardegna Milano si ritroveranno in semifinale scudetto a distanza di dodici mesi dall’ultima volta. Superate in gara 4 rispettivamente la Carpegna Prosciutto Pesaro (80-94) e l’Umana Reyer Venezia che alza bandiera in terra isolana per 87-83. Un monumentale Jayson Granger da 30 punti non basta ad evitare una sconfitta che chiude anzitempo la stagione dei lagunari bravi a riaprire una contesa che sembrava già chiusa al 22’. Sulla sponda sassarese è decisiva la serata di Filip Kruslin (22) e Ousmanne Diop (19 punti e 10 rimbalzi). Nei primi sessanta secondi gli orogranata piazzano cinque punti guidati dall’ex Marco Spissu. Si mette in evidenza Jordan Parks con un paio di giocate che regalano il 9-13 al suo team. Ritmi elevati ala Palaserradimigni che premiano la Dinamo che ringrazia un chirurgico Kruslin autore di quattro triple che sanciscono il sorpasso a chiusura di un parziale di 7-0. Regna sovrano l’equilibrio su entrambe le metà campo: il neoentrato Bramos colpisce dall’angolo e a rispondere con la stessa moneta è Stefano Gentile (22-22). Granger a fil di sirena decreta il vantaggio ospite al suono della prima sirena (24-25). Nella seconda frazione sale in cattedra Diop che fa sentire tutta la sua fisicità sia in attacco che in difesa. Letale è la mano di Kaspar Treier che colpisce in maniera sequenziale dalla lunga distanza (34-25). La Reyer appare completamente smarrita faticando a trovare la strada del canestro (sei punti in otto minuti di seconda frazione) e sprofondando sul -14 (45-31) sotto i colpi di Dowe. Dopo la pausa per il tè caldo arriva un’altra bomba di Kruslin che decreta il massimo vantaggio per i padroni di casa sul +15. L’Umana si aggrappa a Spissu e sfrutta qualche leggerezza della retroguardia sarda che concede di tenere vivo l’incontro: prima Granger da oltre l’arco e, qualche istante dopo, Brooks ribaltano una inerzia che sembra minare qualche certezza al gruppo di Bucchi (60-53 al 30’). Nel quarto periodo Venezia perde sia Tessitori sia Watt per raggiunto limite di falli commessi. A prendersi l’intera responsabilità offensiva è Granger che inizia un personale duello contro la difesa biancoblu arrivando fino al tiro del potenziale pareggio sull’ultimo possesso. La Dinamo mette al sicuro l’incontro dalla lunetta con Diop.
Le “scarpette rosse” dominano la scena alla Vitrifrigo Arena con un super Shields
Non fallisce l’appuntamento l’Olimpia Milano di coach Messina che riscatta il passo falso di giovedì sera sul parquet pesarese e ottiene la vittoria che le permette di accedere all’atto successivo del suo cammino nei playoff. Un eccellente Shavon Shields da 25 punti col 50% dall’arco dei tre punti (chiuderà con 4/8) ed un Niccolò Melli in doppia doppia (14 + 10 rimbalzi) incanalano la gara sui binari giusti per i lombardi. In avvio il grande protagonista è Shabazz Napier che riscalda la mano dalla lunga distanza insieme all’ex Trento. Il regista con trascorsi ai Portland Trail Blazers piazza le sue tre conclusioni dall’arco che spianano la strada alla sua squadra. Shields darà man forte con un paio di tiri che trovano il fondo della retina che spaccano letteralmente in due la partita già sul finire del primo quarto quando due giocate consecutive di Kyle Hines registrano il +16 in favore di una Milano determinata a chiudere la serie nella maniera più veloce possibile. Pesaro prova a spezzare il monologo avversario con un 6-0 di parziale ad inizio di secondo quarto quando rientra sul -10 con uno step back di Austin Daye. La maggiore esperienza dell’EA7 è determinante nel controllare il ritmo dell’incontro che vedrà l’ultimo vero sussulto dei marchigiani col tiro libero di Carlos Delfino a ridosso dell’intervallo sul punteggio di 37-46. Al rientro dagli spogliatoi il 5-0 con cui Milano inaugura il terzo quarto ribadisce il verdetto finale ovvero che il trionfo di Pangos e compagni che arrivano a toccare il + 24 con una schiacciata di Shields prima di calare l’intensità consentendo alla Carpegna Prosciutto di limitare il passivo sull’80-94.
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