Basket, semifinali scudetto: Milano sbanca Sassari 93-61 e vola in finale

I meneghini hanno dato la spallata decisiva nella ripresa e chiuso la serie sul 3-0

di MATTEO AIROLDI -
1 giugno 2023
Basket: Sassari battuta, Milano in finale scudetto

Basket: Sassari battuta, Milano in finale scudetto

Sassari, 1 giugno 2023 – L’EA7 Emporio Armani chiude i conti al primo match point disponibile e, dopo aver sbancato Sassari con un travolgente 93-61, elimina la Dinamo padrona di casa 3-0 staccando il pass per la finale scudetto.

Gli uomini di Messina sono partiti con il giusto piglio, difendendo con aggressività e attaccando con estrema pulizia tecnica. Già nel secondo quarto per i biancorossi è arrivata la doppia cifra di vantaggio, ma la Dinamo, pur faticando nel tiro da fuori (2/13 da tre nel primo tempo) e tirando due soli liberi nella prima metà di gara, è riuscita a non crollare e dopo  essere rientrata negli spogliatoi sul -5 (36-41) è ripartita con due triple valse il sorpasso in apertura di ripresa.

Un vantaggio che ha però resistito poco, perché Milano ha ripreso ben presto a macinare punti e grazie alle triple di Shields e Datome è volata a +13 a 10’ dalla fine. Un colpo da ko per Sassari che nel quarto quarto ha mollato la presa sul match alzando anzitempo bandiera bianca. L’Olimpia, che ha tirato con il 61% da tre e il 45% da due, è stata protagonista di un'altra grande prestazione corale, testimoniata da cinque giocatori finiti in doppia cifra: la palma di MVP del match è finita a Shabazz Napier, autore di 21 punti, 5 rimbalzi e 5 assist in 27’ giocati. Più che positivi, però, anche i contributi di Shavon Shields (18 punti), Johannes Voigtmann (15 punti) e Nicolò Melli (13 punti e 9 rimbalzi). A Sassari, che ha pagato a caro prezzo percentuali al tiro deficitarie (50% da due e 22% da tre), non sono bastate le prove di Gerald Robinson (15 punti) e Chris Dowe (12 punti).

La gara

Come già successo in gara 1, Milano è partita con il turbo innestato, difendendo forte, facendo girare il pallone con velocità ed efficacia e trovando tiri puliti (5/5 iniziale al tiro) con Voigtmann e Napier (13-4). Grazie all’energia di Stephens e alla prima tripla di serata siglata da Gentile dopo sei tentativi, la Dinamo è però riuscita a reggere l’urto e a rientrare a un solo possesso di svantaggio (16-19) prima di subire – a tempo praticamente scaduto – tre punti dalla linea della carità da Hall, che hanno suggellato il +6 Olimpia al suono della prima sirena (16-22). Il parziale in favore degli uomini di Messina si è poi allargato in apertura di seconda frazione con le giocate vincenti di Hines e Voigtmann per il primo vantaggio in doppia cifra della serata (16-26). Sassari – pur continuando a faticare nel trovare il bersaglio dall’arco (2/13 da tre nei primi due quarti) e non arrivando praticamente mai sulla linea della carità – ha però replicato alla spallata biancorossa con ottime percenuali da due (14/19), che hanno aiutato a dimezzare lo scarto in pochi istanti (24-28). Con le unghie, con i denti e i primi guizzi di Robinson, i biancoblu hanno quindi avuto la forza di restare aggrappati a Milano, rientrando negli spogliatoi a -5 (36-41) pagando con la tripla dall’angolo di Shields un errore difensivo a una manciata di secondi dalla sirena. Il colpo del sorpasso a lungo inseguito dagli uomini di Bucchi è arrivato in uscita dagli spogliatoi, quando i biancoblu hanno iniziato a prendere maggior confidenza con il tiro da fuori e proprio grazie alle bombe di Dowe e Benzius hanno messo la testa avanti (42-41). Un vantaggio durato però un battito di ciglia, perché Milano ha subito replicato con la stessa moneta: le triple di Shields che hanno spinto l’EA7 verso il nuovo +5 (42-47). L’Olimpia ha così ripreso rapidamente quota e fiducia, colpendo successivamente anche con le prime stilettate dall’arco di Datome, che hanno fatto lievitare il vantaggio biancorosso fino alle 13 lunghezze a 10’ dalla fine (51-64). Uno strappo che si è rivelato quello vincente, perché nel quarto quarto le ultime energie di Sassari si sono esaurite e Milano ha potuto dilagare toccando il massimo vantaggio sul 61-93 conclusivo - griffato da Ricci - e mettendo con largo anticipo le mani sulla vittoria che vale l’approdo in finale.

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