Carpegna prosciutto, la curiosità. Egidio: "Se vinco a casa mia porto a cena tutta la squadra»
Il dirigente biancorosso: "Ad Avellino sugli spalti ci saranno amici e famigliari. Sarà una serata di emozioni".

Il dirigente biancorosso: "Ad Avellino sugli spalti ci saranno amici e famigliari. Sarà una serata di emozioni".
Ogni tanto, lungo la stagione, ci sono partite speciali per qualcuno. Quella di domani sera ad Avellino lo sarà per Nicola Egidio, il giovane dirigente della Vuelle arrivato insieme a Sacripanti e confermato poi nell’area sportiva come assistente del general manager. La sua giovane storia (ha solo 32 anni) si collega fortemente all’Irpinia: "Sono cresciuto in un piccolo paesino e come tutti i ragazzi sono stato un tifoso appassionato della Scandone che per vent’anni ci ha regalato la serie A. Sognavo di poter lavorare nella pallacanestro e quando Sacripanti arrivò ad Avellino, nel 2016, c’incontrammo: io al tempo curavo analisi e report su piattaforme dedicate allo scouting dei giocatori e Pino apprezzò il mio lavoro, tanto da propormi nel 2018/19 come consulente alla Virtus Bologna dove riuscii a portare Kevin Punter pescandolo in Polonia, un giocatore che poi ha avuto una carriera strepitosa: lo considero il biglietto da visita che mi ha fatto conoscere in questa nicchia che è il basket".
Domani tornerà per la prima volta da avversario dentro il palasport che l’ha visto crescere e trasformarsi da semplice appassionato a scout competente, passando in seguito da Treviso e Scafati: "Ho un grande affetto per Avellino, una sorta di riconoscenza, ma proprio per questo ho già promesso che in caso di vittoria porterò a cena tutta la squadra. Sugli spalti ci saranno i miei genitori, tutti gli amici di allora, perciò sarà una serata dai forti contenuti emozionali, tornare lì dove tutto è iniziato". L’approdo a Pesaro rappresenta per Egidio una sorta di consacrazione: "Sì perché questa piazza è considerata da tutti in Italia un posto speciale per il basket. Sono stato bene ovunque, ma a Pesaro la pallacanestro si vive ogni giorno in maniera viscerale, per strada, nei negozi, dappertutto e la passione coinvolge tutti".
E l’orgoglio per aver pescato Ahmad e King, ora che risplendono dopo le difficoltà iniziali, è enorme: "Bè soprattutto Ahmad è stato un affarone per la cifra con cui l’abbiamo firmato a giugno, un colpo che non si vedeva da un bel po’ in A2, categoria che gli sta stretta: a Natale Varese si era informata su di lui, ma Khalil è un tipo tranquillo, adesso sta bene qui, Spiro è stato molto bravo con lui, lo ha disciplinato ma anche coccolato, bastone e carota come si dice e adesso si diverte lui e pure noi. King è il nostro equilibratore, un giocatore multi-funzionale, sarebbe perfetto anche in serie A accanto ad altri Usa più protagonisti".
e. f.
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