Basket A2, l’infortunio di Pietro nel ko di Avellino è meno grave del previsto. Ora la sosta per la Coppa. Fortitudo, un sospiro di sollievo. Aradori starà fermo pochi giorni

Certamente potrebbe essere peggio e potrebbe piovere, scomodando Marty ‘Igor’ Feldman. Perché in casa della Fortitudo fino a questo momento...

di GIACOMO GELATI
12 marzo 2025
Pietro Aradori (Schicchi)

Pietro Aradori (Schicchi)

Certamente potrebbe essere peggio e potrebbe piovere, scomodando Marty ‘Igor’ Feldman. Perché in casa della Fortitudo fino a questo momento non si può certo dire che la sorte abbia regalato continuità e condizioni lavorative ottimali a coach Attilio Caja. Sia chiaro, qui non si sta parlando del puntuale apporto che la società ha dato al suo tecnico quando c’era da rimediare a un infortunio, pescando tanto dal mercato quanto dal settore giovanile. Qui il discorso riguarda più in generale la malasorte di una stagione costellata di infortuni e quel che ne consegue in termini di rendimento e progettualità. Specie per una squadra che dopo il capolavoro della passata stagione voleva ripetere l’ebbrezza della cavalcata verso la serie A.

Voleva all’inizio, ma vuole ancora adesso dato che nonostante il turnover infermieristico (Aradori, Sabatini, Cusin, Menalo, Gabriel, Vencato e Thomas, tralasciando i malanni di stagione) la Effe è attualmente settima e con ancora 14 punti in palio per strappare la migliore posizione possibile in vista dei playoff. Si guardi allora il bicchiere mezzo pieno, partendo dal nuovo infortunio alla caviglia di Pietro Aradori, occorso sul parquet di Avellino domenica, che si è rivelato fortunatamente un guaio meno grave del previsto: il numero 4 resterà fermo 3-4 giorni e si valuterà successivamente il suo utilizzo in vista dell’infrasettimanale casalingo del 19 marzo contro l’Urania Milano, fra le squadre più in forma dell’ultimo periodo con un bottino di 3 vittorie consecutive che sono valse il quarto posto in classifica.

A questa notizia positiva si aggiunge il fine settimana di pausa per via della Coppa Italia, che da venerdì a domenica terrà impegnato il parquet del PalaDozza. Per i biancoblù è una sosta d’oro tanto per ritrovare la condizione quanto per prepararsi alle ultime 7 sfide con le pile un po’ più cariche delle finaliste Cantù, Udine, Cividale e Rimini. Quest’ultime tre future avversarie della Effe rispettivamente il 30 marzo, il 6 aprile e il 19 aprile. Accantonando il capitolo infermeria, per coach Caja, che fin qui ha compiuto più di un miracolo nell’affrontare le emergenze quotidiane, è il momento di resettare il nastro e riequilibrare una squadra che per oltre due mesi ha fatto a meno del suo giocatore di punta, Kenny Gabriel. Con tutti i rattoppi del caso. Domenica 27 punti, segnale certamente rilevante, ma forse più impegnato a specchiarsi che a spendersi per la squadra. Squadra che senza di lui aveva comunque inanellato 7 vittorie consecutive e riprendendo il filo del discorso.

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