"Conti diversi da quelli comunicati Io ci sono se si taglia con il passato"
di Filippo Mazzoni
La voglia di dare il proprio contributo per far tornare in alto la Fortitudo, ma anche chiarezza che è disposto a farlo solo dopo un netto taglio col passato. Matteo Gentili ospite della trasmissione radiofonica Vitamina Effe su Nettuno Bologna Uno e prosegue la dialettica a distanza con Gianluca Muratori.
"Ad inizio anno l’obiettivo erano i playoff. Io ho sempre detto che avrei voluto arrivare in A in 3 anni adesso mi pare che tutto sia cambiato. Non sarà un fallimento se non saremo promossi. Dalmonte? Sono stato informato dell’esonero solo a cose fatte, da Luca Corazza. Mi sono sentito spesso con Dalmonte: non sarei mai stato d’accordo con l’esonero, anche se i risultati danno ragione a chi lo ha voluto sollevare".
Le domande ovviamente più interessanti riguardano il possibile cambio societario, dopo le parole dei giorni scorsi di Muratori. "Si parla di una nuova cordata. Se il 15 giugno ci sarà qualcuno pronto a rilevare allora forse ci saranno capitali freschi per sostenere la serie A. Questo spiegherebbe l’esonero di Dalmonte e l’arrivo di Banks, ma è una domanda da girare al proprietario della Fortitudo".
La famiglia Gentilini va comunque avanti decisa a fare la propria proposta. "Stiamo analizzando i conti al 30 giugno 2022; la situazione della Fortitudo la conosco molto bene, non sono esattamente quelli citati, ovvio che per fare i passi serve una copertura finanziaria solida. Quello che mi sono prefissato non è fare il presidente, ma dare il mio contributo e seguire la Fortitudo, da azionista di maggioranza o da main sponsor va bene lo stesso. La cosa importante è il bene della società e l’entusiasmo del suo popolo, per questo non voglio deludere nessuno". Gentilini parla anche del rapporto con Muratori. "Tra noi non c’è una grossa empatia, e non mi sembra che sia così desideroso di vendere a me. Noi? siamo partiti in tre soci, se ne sono aggiunti altri tre; stiamo guardando a fondo per analizzare conti. Andiamo avanti, non ci vuole fretta, ma stiamo lavorando. A chi dice che non avrei pagato la prima rata della sponsorizzazione per ripicca faccio presente che è stato fatto il 6 aprile, e qualsiasi altro sponsor dopo la faccenda delle maglie alla festa della Polizia avrebbe potuto dire qualsiasi cosa, io invece mi sono limitato a comunicare in privato il mio disappunto. Io garantisco i 350mila euro di sponsorizzazione per la prossima stagione ma dopo la mia sparata in tv non mi viene detto più nulla. E anche questo deve fare riflettere".
Infine si parla di scadenze per la cessione della società. "Si era parlato di fine aprile, ora di metà giugno, mi pare che non ci sia tutta questa fretta. Se il 15 ci fosse una nuova proprietà ben venga. Io non voglio fare il capo a tutti i costi, ma deve essere chiaro se non c’è una discontinuità con il passato mi tiro fuori".
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