Fortitudo Caja chiede risposte alla panchina
A Udine il primo ko conferma che, tolti i titolarissimi, la squadra fatica. Per il mercato c’è tempo. Intanto il coach ritrova Aradori
Non era forse la squadra favorita per la promozione in serie A prima, non è nemmeno quella che deve guardarsi le spalle adesso. Il ko di mercoledì sera a Udine, per quanto pesante nella proporzione finale, ridimensiona, ma soltanto in parte, quelle che sono le ambizioni e le possibilità di quella che è ancora la capolista solitaria del girone Rosso di serie A2. Le ambizioni di inizio stagione erano quelle di far bene, non si pensava così bene fin da subito, ecco così che la Fortitudo deve capire cosa fare da grande. Rimasta in questi giorni in Friuli per non sobbarcarsi due lunghe e vicinissime trasferta in pochi giorni, la formazione di Attilio Caja ha subito la riprova per lasciarsi alle spalle la sconfitta con Udine e provare a riprendere la propria marcia, domani a Cividale, in un confronto tutt’altro che semplice, ma che vedrà il ritorno in campo di Pietro Aradori. Il bomber biancoblù, oltre 20 di media a partita per lui fin’ora, è mancato molto nella sfida di mercoledì al PalaCarnera e tornare ad averlo a disposizione è una certezza in più per coach Caja che deve fare i conti con una panchina che al momento sta dando poco o nulla.
Lasciando per un momento stare la sfida di Udine, quello che questa prima fase del campionato ha dimostrato è lo scarno apporto, con le dovute eccezioni di Panni e nelle ultime due sfide di Taflaj, che per un motivo o l’altro sta dando il back-up biancoblù. Caja ha più volte messo alla frusta, anche pubblicamente, il suo supporting-cast, una critica, ma anche uno sprone ai propri giocatori che partono dalla panchina a dare qualcosa in più. La profondità e la lunghezza di organico sarà fondamentale in una stagione lunga come quella che attende Matteo Fantinelli e compagni. Ecco così che oltre ad attendersi una crescita del rendimento della panchina, in casa biancoblù, forse non nell’immediato, ma a medio-lungo termine si dovrà sicuramente pensare a qualche ritocco sul mercato.
Al momento la società sembra dare fiducia, visto l’ottimo momento e l’attuale record di 8-1, alla squadra: serve però che Morgillo riesca a limitarsi nei falli, Sergio cresca di condizione, Giordano inizi a dare un po’ di affidabilità in allenamento e in panchina e che Conti finalmente si sblocchi. E’ altrettanto vero che al momento il mercato propone in effetti poco o nulla e per attendere che sblocchi qualche situazione che potrebbe diventare interessante, serve sicuramente tempo. Tempo che al momento la Effe si è conquistata con l’ottimo avvio di stagione.
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