La Coppa Italia fa boom: "Il festival del basket"

Da domani a Torino la final eight, il presidente Gandini: "Puntiamo sui giovani. La sfida tra Milano e Bologna alza l’interesse. Aspettiamo le decisioni della Nba".

di MASSIMO SELLERI
11 febbraio 2025
Il presidente della Lba Umberto Gandini

Il presidente della Lba Umberto Gandini

Se la riuscita di uno spettacolo si misura dal numero di biglietti venduti, la final eight di Coppa Italia che comincerà domani è già un successo. Complessivamente i ticket staccati superano la soglia dei 38mila con un aumento del 7% rispetto alla passata stagione. "Siamo in linea con la crescita dell’anno scorso – spiega il presidente della Lega Basket di serie A Umberto Gandini – e questo certifica quanto sia stato vincente assegnare per 3 anni di seguito questo evento alla città di Torino".

Cosa rende così accattivamente questa manifestazione?

"L’imprevedibilità. In una partita secca può succedere di tutto e i valori vengono azzerrati. Nel 2023 questo Trofeo venne vinto da Brescia che si qualificò come ottava, nel 2024 Napoli che arrivò come settima".

Questo successo di pubblico è la punta dell’icerberg della serie A o una sua fotografia istantanea?

"Direi una bella fotografia. Prendiamo l’ultima giornata di campionato dove Cremona si è importa contro Trapani, Brescia ha battuto Trieste solo all’ultimo tiro e a Treviso si è andati ai supplementari. In tutte le giornate ci sono sorprese e la maggior parte delle gare mantiene un esito incerto fino alla fine che incentiva le presenze".

Avete messo in campo anche un modo nuovo di comunicare. Da dove nasce questa idea?

"La prima considerazione è che vogliamo rivolgerci anche ad un pubblico giovane e per questo siamo più presenti sui social. La seconda, invece, è legata al fatto che i tempi sono cambiati e oggi c’è la tendenza a seguire il campione e non la squadra. Per questo motivo seguiamo come i club preparano durante la settimana l’impegno della domenica".

Settimana che in alcuni casi è spezzata dalle Coppe. Non sono troppe le competizioni europee?

"Gestite così, sicuramente. Chi segue lo sport rischia di confondersi. Alcune sono esclusive, altre sono inclusive, ma il dato finale è che non si capisce quale coppa farà, e perché, chi vince il campionato. Credo che sia accantonato il discorso legato ad una fusione tra l’EuroCup e la Baskeball Champions League, ma la notizia del giorno è che la Nba ha intenzione di organizzare una competizione europea nel 2026. Se si concretizzerà vedremo quali cambiamenti porterà con sè".

Torniamo alla final eight. Il suo successo è legato solo all’imprevedibilità?

"L’Inalpi Arena ci permette di realizzare un vero festival della pallacanestro potendo ospitare tornei scolastici o del 3x3. Il fatto poi che già ai quarti le due squadre che militano in Eurolega, Milano e la Virtus, si affrontino ha indubbiamento alzato l’interesse anche sulla prima giornata. C’è, poi, un forte legame con il territorio. Quest’anno per ogni canestro da tre punti doneremo 100 euro alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro - Istituto di Candiolo, ieri nell’evento di apertura abbiamo organizzato un’asta di cimeli il cui ricavato andrà all’ente".

Lei da 5 anni guida la Lba, quale è stato il momento più difficile e quello più bello?

"Appena arrivato l’Italia è andata in lockdown e insieme alla federazione abbiamo dovuto affrontare prima lo stop e poi un avvio del campionato a porte chiuse. Il momento più bello è stata la trasformazione in una vera festa del basket della final eight di Coppa Italia e la final four di Supercoppa".

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