Nba: che sfida tra Butler e Haliburton, gli Warriors battono i Clippers

Ripercorriamo la notte con i vari risultati. Cadono le due squadre di Los Angeles, mentre Curry e compagni tornano a vincere, bene anche Fontecchio nei Jazz

1 dicembre 2023
Stephen Curry, playmaker Golden State Warriors

Stephen Curry, playmaker Golden State Warriors

Inizia a entrare nel vivo la stagione Nba, con un'altra notte di partite che hanno regalato spettacolo e risultati imprevedibili. La prima notizia, la più bella per noi italiani, è che Simone Fontecchio è partito in quintetto nel match tra i Minnesota Timberwolves e gli Utah Jazz. Con i T-wolves privi di Anthony Edwards, ci pensa Karl-Anthony Towns a salire in cattedra traghettando i suoi al successo e chiudendo con 32 punti e 11 rimbalzi, a cui vanno aggiunti i 20 di un positivo Nickell Alexander-Walker. Dall'altra parte coach Will Hardy decide di mandare subito in campo, per la quarta volta consecutiva, Simone Fontecchio che alla sirena chiuderà con 16 punti con 6/12 al tiro e 5 rimbalzi e altrettanti assist in 34 minuti d'impiego. Non basta però la buona prova del numero 16 alla franchigia dello Utah che esce sconfitta per 101-90.

Butler e Haliburton show, ma vince Miami

Bellissima partita quella della Kaseya Center tra Miami Heat e Indiana Pacers, terminata 142 a 132 per la squadra della Florida. Gli Heat, al contrario dei pronostici, accettano di giocare una partita ad alto ritmo cercando di battere Indiana sul suo terreno di gioco preferito. Dopo un primo tempo di grande equilibrio, si arriva al momento decisivo dove Spoelstra deve fare a meno di Bam Adebayo (infortunatosi nel primo tempo), ma può contare sul suo leader Jimmy Butler che chiude con 36 punti e 11 rimbalzi, con alcune fantastiche conclusioni al ferro e in arresto e tiro nel momento topico del match. Ai Pacers non basta un colossale Tyrese Haliburton: 44, 10 asisst con due sole palle perse e 2 rimbalzi in 40 minuti di impiego. Miami centra la vittoria numero 11 in stagione, a fronte di 8 sconfitte, mentre rimane con un record di 9-8 la squadra di coach Carlisle. Una piccola curiosità, nei giorni scorsi Jimmy Butler ha depositato il marchio EMO JIMBO, per il merchandising sportivo, come magliette, cappelli, pantaloni e indumenti vari. Il nome del marchio si riferisce al look stravagante con il quale l'ala degli Heat si era presentato al Media Day.

Torna a vincere Golden State, ne fanno le spese i Clippers

In uno dei momenti più complicati della stagione, dopo la sconfitta contro Sacramento che ha sancito l'uscita dall'In Season Tournament, Curry e compagni vincono e convincono contro i Clippers. Al Chase Center finisce 120-114, con i gialloblù sempre avanti nel punteggio sin dall'inizio, con Curry capace di sfiorare la tripla doppia: 26, 7 rimbalzi e 8 assist. Oltre al 30, sono da segnalare le prove di Klay Thompson (22 con 6 rimbalzi) e del rookie Brandin Podziemski (13 punti e 8 rimbalzi), giocatore che per coach Steve Kerr ha un buon potenziale. Dall'altra parte continua, fino a questo momento, la stagione ondivaga dei Clips, a cui non basta un Kawhi Leonard da 23 e 7 rimbalzi e la doppia doppia di Paul George (15 e 10 assist). Entrambe le squadre della California restano con un record negativo in questo inizio di stagione: 9 vittorie e 10 sconfitte per Golden State, mentre è 8-10 lo score dei Clippers. 

Male anche l'altra sponda di Los Angeles: i Thunder strapazzano i Lakers

Se Atene piange, Sparta non ride. I Thunder di Shai Gilgeous-Alexander cambiano ritmo nel secondo quarto e i Lakers finiscono completamente in balia degli avversari che chiudono i secondi dodici minuti con un parziale di 42-33, decisivo per il 133-110 finale. Inutile la doppia doppia di Anthony Davis da 31 e 14 rimbalzi e quella di LeBron James da 21 e 12 rimbalzi. I Lakers non sono costanti in difesa e permettono facili conclusioni ai Thunder che, con l'andare della partita, prendono sempre più fiducia e chiudono con il 53% dal campo. MVP del match Shai Gilgeous-Alexander con 33 punti e 7 rimbalzi, coadiuvato da un ottimo Jalen Williams che chiude con 21 e 7 assist. 

Trae Young ne fa 45 e gli Hawks superano all'ultimo gli Spurs

Season high e partita vinta in difesa per un colossale Trae Young che guida i suoi Atlanta Hawks al successo sul campo del San Antonio Spurs per 135 a 137. Alla sirena sono 45 con 14 assist per il play di Atlanta, ma la giocata decisiva è nella metà campo difensiva quando nell'attacco decisivo di San Antonio riesce a subire fallo in attacco da Sochan. Gli uomini di Popovich incassano la 13° sconfitta consecutiva, nonostante il solito Wembanyama da 21 con 12 rimbalzi e i 25 di Devin Vassell in uscita dalla panchina. 

Rozier guida gli Hornets contro i Nets

Finisce 128-129 a Brooklyn tra i Nets e gli Charlotte Hornets, con la squadra di Steve Clifford che centra così la sesta vittoria in 17 partite. Partita sempre sul filo dell'equilibrio, con gli Hornets che privi di Ball e Miller espugnano il Barclays Center grazie all'ex Boston Terry Rozier che ne mette 37 con 13 assist. Dall'altra parte non bastano i 26 di Cam Thomas che, però, ha fallito la tripla della vittoria a due secondi dalla fine. A fare la differenza la percentuale da oltre l'arco degli ospiti che, a fine partita, recita 58%. 

I Bulls battono Milwaukee all'overtime

Privi di Zach LaVine e DeMar DeRozan i Chicago Bulls strappano un insperato successo, dopo un tempo supplementare, ai danni del Milwaukee Bucks. Negli ultimi 5 secondi la palla è dei padroni di casa sotto di tre lunghezze e Milwaukee decide di non commettere fallo. Alex Caruso riceve in punta il consegnato di Vucevic, sul cambio difensivo rimane accoppiato con Lopez ed è costretto a tirargli in testa allo scadere: solo retina e overtime. Nel supplementare le giocate difensive dello stesso Caruso e di Patrick Williams fanno la differenza, oltre che il talento di Nikola Vucevic con i Bulls che centrano il sesto successo stagionale per 120-113. Nonostante i 26 con 14 rimbalzi di Giannis Antetokounpo e i 18 e 13 assist di Lillard si interrompe a 8 la striscia di successi consecutivi della squadra del Wisconsin.

Vittoria esterna per Portland a Cleveland

Parlando di vittorie inaspettate, bisogna citare anche quella dei Portland Trail Blazers che vincono 95-103 contro i Cavs. Ci pensa Shaedon Shape a guidare Rip City con 29 punti (11/15 dal camp) e 10 rimbalzi, salendo in cattedra nel momento decisivo a metà 4° quarto dove la squadra di Billups piazza un parziale di 3-16. Dall'altra parte Cavaliers condannati dalle percentuali, 42% dal campo e 22% da tre, inutili quindi i 23 di 'Spida' Mitchell.

Detroit lotta, ma alla fine vincono i Knicks

Ci ha pensato Donte 'Big Ragù' DiVincenzo con due triple a metà quarto periodo a mettere in ghiaccio una partita che per i Knicks si stata facendo più complicata del previsto. Al Madison Squadre Garden i Pistons restano i partita per 35 minuti, con un Cade Cunningham da 31 e 8 assist, ma alla fine incassano la sedicesima sconfitta consecutiva (record di 2-17). L'MVP è Jalen Brunson, autore di 16 punti nel solo 1° quarto e poi migliore in campo con 42 punti, 6 rimbalzi e 8 assist, sfiora la tripla doppia anche l'ex Lakers Julius Randle con 29 punti, 10 rimbalzi e 8 assist.

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