Milano senza le sue stelle. Sulle spalle degli italiani
Le assenze di Mirotic e Shields hanno inciso nel ko in Grecia contro l’Olympiacos. Ma Flaccadori, Tonut e Bortolani stanno diventando pilastri per la squadra. .
Non è iniziato con il sorriso il 2024 dell’Olimpia Milano che è uscita battuta dalla sfida in Grecia contro l’Olympiacos. Un altro ko con una classifica da rimettere a posto e un calendario che ha iniziato a scollinare, ma sempre con una situazioni infortuni che non può che lasciare il beneficio del dubbio in tutti i risultati delle ultime settimane. Si pensi a qualsiasi squadra di Eurolega senza i suoi due migliori realizzatori (Mirotic Shields), forse solo il Real Madrid ne potrebbe uscire indenne.
Al di là poi del resto degli infortunati che non sono proprio gli ultimi arrivati come Lo, Baron e Ricci. C’è anche il bicchiere mezzo pieno, però, ossia l’apporto che la truppa tricolore sta dando a questa Olimpia. Era già successo alla fine dell’anno contro il Baskonia, si è ripetuto al Pireo. Flaccadori, Tonut e Bortolani stanno dimostrando di poter essere giocatori veri per questo livello, magari non protagonisti, ma certamente decisamente importanti nelle rotazioni. 38 punti segnati in 3 fanno più della metà di quelli realizzati dalla squadra. E’ la prima volta che succede, la rimonta è stata opera loro.
Tornerà utile, certamente, anche in campo nazionale dove poi gli italiani sono obbligatori e averli pronti fa la differenza. Coach Ettore Messina ha lodato la partita dei suoi al di là della sconfitta: "Abbiamo giocato una partita fantastica, con grande cuore, grande sforzo. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto anche se un paio di brutti possessi nel finale ci hanno tolto la possibilità di fare il colpo esterno. Non posso rimproverare niente ai miei giocatori, abbiamo mostrato in tanti momenti un grande cuore".
Poi, a causa di un lieve malessere, in conferenza stampa è invece andato l’assistant coach Milan Tomic che al Pireo è considerato leggenda, visto tra attività di giocatore e vice allenatore è stato all’Olympiacos dal 1991 al 2018: "Credo sia stata una bella partita. Noi abbiamo combattuto in una situazione in cui soffriamo a causa dei tanti infortuni, ma abbiamo giocato di squadra ed è stata una partita positiva. Siamo stati bravi a tornare in parità nel finale, ma in quel momento noi abbiamo sbagliato un paio di tiri mentre loro hanno segnato un canestro da tre con Williams-Goss ed è quello che di fatto ha deciso la partita. Era difficile in questa situazione, in trasferta, pensare di poter fare di più. Peccato per gli episodi conclusivi".
Ora per l’Olimpia si preannuncia in weekend di fuoco in cui davvero non potrà sbagliare, domani al Forum arriva il Bayern Monaco alle 20.30. Con i bavaresi l’Olimpia deve mettere a posto la differenza canestri (basta vincere perché nella classifica di Eurolega non si contano i supplementari), un successo è fondamentale per non perdere ulteriore terreno. Poi domenica a Trento si gioca la certezza della partecipazione alla Coppa Italia. Dovesse vincere sarà tutto ok per i biancorossi, ma in realtà l’Olimpia, dovesse perdere, rischia di finire al nono posto solo in caso di contemporanea vittoria di Scafati a Tortona (la sfida si gioca un’ora prima di quella di Milano) e successo di Pistoia contro Cremona. In tutte le altre situazioni sarebbe comunque almeno ottava in classifica e dunque qualificata.
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