EuroVirtus Più forte dell’Olimpia e di tutto

Nonostante l’emergenza, la V nera batte la storica rivale con una grande prova di squadra e un Lundberg da urlo nell’ultimo quarto

di MASSIMO SELLERI -
15 novembre 2023
EuroVirtus Più forte dell’Olimpia e di tutto

EuroVirtus Più forte dell’Olimpia e di tutto

Virtus Bologna

86

Olimpia Milano

79

SEGAFREDO : Cordinier 8, Lundberg 19, Belinelli 8, Pajola, Smith 2, Dobric 8, Mascolo ne, Cacok 1, Shengelia 14, Hackett 10, Dunston 2, Abass 14. All. Banchi.

ARMANI MILANO: Lo 13, Poytress, Bortolani ne, Tonut, Melli 10, Ricci, Flaccadori, Hall, Shields 21, Mirotic 16, Hines 8, Voigtmann 11. All. Messina.

Arbitri: Peruga, Sukys, Aliaga.

Note: parziali 21-26; 45-40; 65-63. Tiri da due: Virtus Bologna 2239; Milano 1731. Tiri da tre: 1124, 1229. Tiri liberi: 911; 916. Rimbalzi: 29; 34.

Grazie a un indemoniato Iffe Lundberg, che nell’ultimo quarto ha segnato ben 17 punti, la Virtus torna a sorridere anche in Eurolega aggiudicandosi questo derby d’Italia che come tutti i derby dal punto di vista morale vale molto di più del semplice successo registrato dalla classifica. In uno sport fatto di vantaggi che si prendono e che si concedono i padroni di casa hanno un problema enorme nel settore dei lunghi, viste le assenze di Mickey e Polonara, mentre agli ospiti manca quel playmaker straniero che ancora non è arrivato dal mercato. In questo contesto lo sviluppo della gara è paragonabile a una navetta che affronta il percorso delle montagne russe: quando i giganti biancorossi si caricano sulle spalle i propri piccoli mettendo anche un freno a Shengelia è l’Olimpia ad avere una marcia in più; viceversa quando gli esterni bianconeri, e tra questi ci mettiamo anche Abass camuffato spesso da numero 4, spingono i loro lunghi è Bologna ad avere in mano l’inerzia della partita. E’ così che si spiegano le varie altalene che si sono susseguite durante la gara con la V nera che si è ritrovata prima a -6 (17-23) e tra uno strappo e l’altro ha toccato anche il +7 (70-63) venendo puntualmente riacchiappata dagli avversari.

Nessuna delle due squadre sembra avere la forza di rompere e così quello che si annuncia è un finale in cui bisogna stringere i denti. Probabilmente la Segafredo Arena non chiedeva di meglio per accendersi definitivamente e per recitare un ruolo da sesto uomo che farà la differenza dando la carica finale. A 3’23’’ dalla fine Shengelia realizza il canestro del 77-68 e poi segue un parziale di 5-0 di marca meneghina, ma la Virtus non si perde d’animo anche quando Shields segna la tripla che restringe a 2 lunghezze il vantaggio bianconero. Da giocare ci sono 1’17’’ con Lundberg che conferma di essere il più freddo e il più ispirato di tutti firmando 5 punti che consegnano la vittoria alla Virtus.

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