Festa Virtus Spettacolo, vittoria e primato

Gara al sicuro già nel primo tempo, Trento non oppone resistenza. Sabato sera via ai playoff: alla Segafredo Arena arriva Tortona

di MASSIMO SELLERI -
6 maggio 2024
Festa Virtus Spettacolo, vittoria e primato

Festa Virtus Spettacolo, vittoria e primato

Virtus Bologna

108

Aquila Trento

61

SEGAFREDO : Cordinier 8, Lundberg 11, Belinelli 20, Pajola, Dobric 7, Mascolo 8, Shengelia 15, Hackett 8, Mickey 14, Polonara 2, Zizic 6, Abass 9. All. Banchi.

DOLOMITI TRENTO: Ellis 12, Alviti 14, Conti 2, Forray 2, Cooke 11, Diarra, Placinschi, Biligha 6, Mooney 5, Baldwin 9. All. Galbiati.

Arbitri: Begnis, Quarta, Nicolini.

Note: parziali 30-15; 64-28; 85-41. Tiri da due: Virtus Bologna 25/34; Trento 18/37. Tiri da tre: 11/22; 6/34. Tiri liberi: 25/28; 7/9. Rimbalzi: 39; 27.

La Virtus strapazza Trento chiudendo la regular season al primo posto e da sabato inizia la sua corsa scudetto affrontando Tortona che è arrivata ottava.

La partita in sé è senza storia con la Segafredo che chiude il primo tempo sul +36 e che arriva a toccare anche il +55 (100-45) dimostrando di essere nel pieno della forma e di non trovare ostacoli che la possano fermare. E’ bastato che non ci fossero più gli impegni di Eurolega a impegnare la settimana per dare allo staff tecnico lo spazio per sistemare quelle cose che andavano aggiustate e per ricaricare le batterie e ritrovare lo smalto dei giorni migliori.

Va detto che gli avversari si sono presentati in una versione oltre ai minimi termini, dovendo fare i conti con le assenze più o meno lungodegenti di Grazulis, Udom, Niang e Hubb, e che in un roster già non lunghissimo queste defezioni si sono fatte sentire, ma anche se si tiene in forte considerazione questo aspetto, la conclusione non cambia e evidenzia come i bolognesi arrivino ai playoff con le migliori premesse possibili. In una gara fondamentale ai fini della classifica, Banchi sceglie di portare con sé in panchina Jordan Mickey tenendo in tribuna Bryant Dunston e alla fine il lungo risponde presente aprendo uno spiraglio a una bocciatura che sembrava imminente nei playoff consentendo al coach grossetano di avere una opzione in un reparto dove Polonara è l’unico italiano.

E’ giusto chiudere una giornata così trionfale con quella che, invece, è una certezza. Anche ieri il capitano ha chiuso segnando 20 punti nei 16 minuti in cui è stato in campo. Dal campo non devono arrivare altri segnali perché sia confermato che il momento di attaccare le scarpe al chiodo è ancora lontano nonostante a marzo siano state 38 le candeline soffiate.

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