Il commento. Il patron Zanetti tra profezie e promesse

Il presidente della Virtus Bologna, Massimo Zanetti, dichiara di voler vincere la Coppa Italia, dopo aver già mantenuto altre promesse come lo scudetto e l'EuroCup. La squadra sembra matura e pronta per il successo.

di ALESSANDRO -
15 febbraio 2024

Gallo

Pressione? Può essere. La realtà, però, è che per la sua storia e il suo blasone la Virtus appare ’condannata’, almeno in certe competizioni, a vincere. E allora non deve stupire più di tanto che il patron bianconero, Massimo Zanetti, abbia fissato, una volta di più, gli obiettivi di questa stagione.

"Voglio la Coppa Italia", le parole del presidente Segafredo che, forse, vanno lette e interpretate in un certo modo. Il pensiero corre allo scorso anno quando, sempre a Torino, tutto appariva apparecchiato per un trionfo bianconero, dopo aver cancellato dal campo vecchi tabù e aver visto uscire anzitempo l’Olimpia Milano. Invece un approccio troppo molle costò la coppa alla Virtus con il trofeo 2023 in bella mostra nella bacheca bresciana. Ecco, le parole di Zanetti forse non vanno lette come una certezza. Ma come un invito, a tutta la squadra, a non dare nulla per scontato. Si dirà che in questa stagione la V nera, soprattutto in Europa, è andata spesso e volentieri oltre i propri limiti. Ma, appunto, per evitare cali di tensione, il patron si è fatto intendere e sentire.

Zanetti, per di più, da quando ha preso il comando delle operazioni bianconere è stato sempre di parola. Anzi, per quello che riguarda lo scudetto – vinto un po’ a sorpresa, ma con pieno merito, nel 2021 – Zanetti e i suoi ragazzi hanno persino bruciato i tempi. Nel 2017 aveva profetizzato il tricolore in cinque anni, lo scudetto è arrivato in quattro. Poi, tra le promesse mantenute, la conquista dell’EuroCup e il riposizionamento della Bologna bianconera nell’élite dell’Eurolega. Con il Barcellona e il Real Madrid, il Panathinaikos e l’Efes Istanbul.

Che invochi la Coppa Italia suona quasi come una promessa: ventidue anni di attesa e cinque finali dopo, andate a vuoto, la Virtus sembra matura. Ci sono gli avversari, certo, ma Luca Banchi, da quando ha preso per mano il gruppo, ci ha davvero abituato bene.

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