La Virtus domina con gli italiani: 44% delle nomination MVP in Serie A
La Virtus Bologna si distingue in Serie A grazie al contributo degli italiani, con il 44% delle nomination MVP.

La Virtus Bologna si distingue in Serie A grazie al contributo degli italiani, con il 44% delle nomination MVP.
La forza degli italiani. Si è sempre detto, a ragione, che la differenza, ad alto livello, la fa il gruppo degli italiani. La Virtus, da questo punto di vista, è in buone mani. Sei italiani: due azzurri in pianta stabile (Pajola e Polonara), due che hanno tutto per ritagliarsi uno spazio con continuità in nazionale (Diouf e Akele) e due che alla maglia dell’Italia hanno dato tanto, Belinelli e Hackett.
Fin qui aspetti che sono sotto gli occhi di tutti. Ma, scavando, si trova qualcosa di più. E’ vero che i numeri non sono tutto, ma in uno sport come la pallacanestro servono per spiegare vittorie e sconfitte. E, in particolare, come si sia arrivati a questo punto. Ogni settimana la Lega Basket indica non solo l’mvp di giornata, ma anche il migliore italiano.
Detto che la squadra con maggiori nomination per il ruolo di mvp è Trapani a quota 5 (due chiamate a testa per Robinson e Notae e una per una vecchia conoscenza bianconera, Amar Alibegovic), la Virtus è, con Brescia, al secondo posto con quattro. Due titoli per Isaia Cordinier, uno per Toko Shengelia e uno per Alessandro Pajola. Proprio capitan Futuro è l’unico, insieme con il varesino Librizzi, a far coincidere la nomination per l’mvp e il miglior italiano.
Ma è proprio scartabellando la classifica tricolore che si capisce come, dall’inizio dell’anno, la Virtus abbia costruito gran parte dei suoi successi proprio grazie agli italiani. Fin qui venticinque indicazioni (una giornata senza il top): la Virtus è l’unica in doppia cifra. Di più, con undici ‘vincitori’ si prende il 44 per cento dell’intera serie A.
Tre indicazioni a testa per Achille Polonara e Marco Belinelli – meglio di loro due, solo Amedeo Della Valle, al top nelle quattro occasioni in cui è stato indicata Brescia – e due ciascuno per i registi bianconeri, Daniel Hackett e Alessandro Pajola.
A quota uno, poi, troviamo Momo Diouf. Ancora senza nomination, invece, Nicola Akele, il cui apporto è sensibilmente cresciuto nell’ultimo mese. E nessuna nomination, non poteva andare diversamente, per Riccardo Visconti che non a caso ha scelto di rescindere il contratto con la Virtus per cercare più fortuna e in particolare più minuti in Spagna.
A livello di italiani, è il caso di sottolinearlo una volta di più, nessuno come la Virtus, perché dopo le 11 nomination bianconere, troviamo le 4 di Brescia, le 3 di Varese (sempre Librizzi), le due di Napoli (Totè), Milano (Tonut e un altro ex, Mannion) e Trieste (Brooks e l’ex Ruzzier) e quella singola di Sassari (Veronesi).
a. gal.
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