Occasione mancata, ma la stoffa c’è

La Virtus di Luca Banchi offre una buona prestazione, ma alla fine sono gli ospiti a festeggiare. La squadra deve crescere e imparare a essere più cinica, ma l'ottimismo è alimentato dall'arrivo di Joey Saputo, premiato con la maglia numero uno.

di ALESSANDRO -
6 ottobre 2023

Gallo

Falsa partenza. Peccato davvero perché la Virtus di Luca Banchi per almeno trenta minuti resta con il muso davanti. Con personalità e intensità. Offrendo scampoli di bel gioco. Ma le partite durano quaranta minuti e alla fine, come era accaduto lo scorso anno, a festeggiare sono gli ospiti.

La Virtus ha un conto aperto con i lituani che risale alla passata stagione e alla gara in trasferta. Virtus davanti con personalità per quasi tutta la gara, poi ripresa e superata nelle ultime curve, senza la possibilità di far gioire un’arena che ha cantato per tutta la gara, spingendo i bianconeri nei loro momenti migliori di trance agonistica.

Eppure sembrava tutto cominciato nel migliore dei modi. La Virtus che prima osserva, poi mette dentro l’ultimo arrivato, Dobric che pareggia a quota 10, dimostrando che, dalla Serbia arrivano solo campioni.

Niente da fare, nonostante Dobric, nonostante la personalità iniziale di Shengelia. La Virtus si perde proprio nelle ultime curve, ma può guardare al futuro con ottimismo. O quantomeno con fiducia, perché la squadra è destinata a crescere. Soprattutto quando Luca Banchi comincerà a prendere pieno possesso di un gruppo che, di fatto, allena da solo venti giorni.

Fiducia e ottimismo, perché Achille Polonara può solo crescere. Ottimismo e fiducia perché questa gara servirà alla Virtus per capire, una volta di più, che bisogna essere cinici, spietati, quando l’avversario è alle corde.

Non è un atto di accusa, una semplice constatazione. Con l’idea che, magari, nelle prossime partite, ci siano arbitri meno...

Qualche fischiata lascia perplessi e in una gara finito a punto a punto lascia spazio a recriminazioni.

Intanto, però, la Virtus incassa la presenza di Joey Saputo, premiato prima della gara con la maglia numero uno da Massimo Zanetti.

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