Tutti subito in palestra. I giocatori sotto la lente

La Virtus Bologna vive la delusione e la rabbia per l'eliminazione dalla Final Eight di Coppa Italia. Il presidente Zanetti punta sui giocatori per il riscatto, dopo un'uscita anticipata. Il coach Banchi critica duramente l'approccio sbagliato della squadra, esigendo umiltà e compattezza. La delusione è difficile da digerire, ma l'obiettivo è tornare a primeggiare a livello europeo.

di MASSIMO SELLERI -
17 febbraio 2024
Tutti subito in palestra. I giocatori sotto la lente

Tutti subito in palestra. I giocatori sotto la lente

Delusione mista a rabbia. Questo lo stato d’animo con cui la Virtus sta vivendo l’eliminazione dalla Final eight di Coppa Italia. Eccessivo parlare di processi, anche se per il club i giocatori sono i principali responsabili di una uscita anticipata da un trofeo che il presidente bianconero Massimo Zanetti voleva portare a casa. Spetta, quindi, a loro riscattarsi nell’ultima parte della stagione sapendo che la strada sarà sempre più ripida. Nel frattempo la V nera ha scelto la via del silenzio e della diplomazia bollando come normale l’allenamento che la squadra ha svolto ieri mattina, ma al di là di quelle che sono le comunicazioni formali è chiaro che se la sera perdi con Reggio Emilia a Torino e poi 12 ore dopo sei a Bologna alla palestra Porelli utilizzare l’aggettivo punitivo non è così improprio. Anche i contenuti di ieri mattina non sono stati particolarmente morbidi con il coach bianconero Luca Banchi che ha ripreso il suo discorso da dove lo aveva interrotto il giorno prima. La V nera ha completamente sbagliato l’approccio alla partita e quando si è resa conto di essersi infilata in un vicolo cieco non è stata capace di aggiustare la situazione e tutto questo è stato ampiamente documentato in un video dove sono state evidenziati i diversi errori dovuto alla mancanza di concentrazione. E’ la prima volta che il tecnico grossetano riprende pubblicamente i suoi giocatori e questo lascia intendere quanto anche lui sia stato colto di sorpresa da un gruppo che si è comportato in maniera opposta a quanto aveva fatto fino a qui. L’umiltà e compattezza sono i due atteggiamenti che avevano accompagnato le prestazioni della Segafredo e il fatto che ci si sia presentati presuntosi e anche un po’ egoisti contro un avversario che già ti aveva fatto la festa in campionato ha lasciato stupiti staff tecnico e dirigenza. Anche il direttore generale Paolo Ronci ha parlato alla squadra ribadendo che ora spetta ai singoli dimostrare di avere capito la lezione rimettendosi sulla giusta carreggiata. Per il club non ci sono proprio alibi, neppure il fatto che Abi Abass avesse l’influenza e che, quindi, Banchi si sia dovuto portare nei 12 Ognjen Dobric al posto di Ante Zizic.

Semmai ci sono delle aggravanti come i capelli color "ciano" di Isaia Cordinier. Certe stravaganze le compi solo quando hai vinto qualcosa e puoi permetterti di ostentare e non quando devi stare lì con la testa. La rabbia passerà, mentre la delusione è un sentimento più difficile da digerire anche perché un conto è se perdi in finale contro una Milano che sembra aver ritrovato la quadratura del cerchio nonostante non sia ancora al completo, e un altro è uscire dal campo senza aver dato l’impressione di aver speso tutto quello che avevi nel corpo. C’è da scommetterci che poi il confronto sarà proseguito anche negli spogliatoi tra i vari cestisti con l’intento di cancellare il prima possibile questo incidente per tornare a essere la squadra rivelazione a livello europeo e regalare altre soddisfazioni a società e tifosi.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su