Virtus Belinelli e Pajola firmano la vittoria bis

La Segafredo con Lundberg al posto di Smith parte con il piede giusto e affonda Varese. I tifosi apprezzano: "Vi vogliamo così"

di MASSIMO SELLERI -
9 ottobre 2023
Virtus Belinelli e Pajola firmano la vittoria bis

Virtus Belinelli e Pajola firmano la vittoria bis

VIRTUS

115

PALLACANESTRO VARESE

84

VIRTUS : Cordinier 11, Lundberg 11, Belinelli 23, Pajola 16, Dobric 10, Mascolo 2, Cacok 3, Hackett 2, Mickey 16, Polonara 10, Dunston 9, Abass 2. All. Banchi.

PALLACANESTRO VARESE: Shahid 13, Cauley-Stein 6, Ulaneo 2, Woldentansae 4, Moretti 13, Librizzi, Virginio 3, Halan 22, McDemott 12, Brown 9. All. Bialaszewski.

Arbitri: Sahin, Perciavalle, Catani.

Note: parziali 33-32; 58-39; 81-67. Tiri da due: Bologna 3054; Varese 1333. Tiri da tre: 1231; 1638. Tiri liberi: 1719; 1012. Rimbalzi: 50; 35.

La Virtus resta imbattuta in campionato con la Segafredo che infila la seconda vittoria consecutiva. Le buone notizie non finiscono qui per i bolognesi con Luca Banchi che rispolvera Iffe Lundberg dall’armadio di chi non poteva giocare e l’esterno danese risponde presente alternandosi nel ruolo di guarda di play. Per ragioni tecniche l’allenatore bianconero decide di schierarlo al posto di Jaleen Smith, mentre per altri motivi deve fare a meno di Toko Shengelia. Il lungo georgiano si è ammaccato nella gara di giovedì sera, quando in Eurolega Kaunas è passato al PalaDozza, e per averlo in quella di venerdì sul parquet dei francesi del Monaco si è ritenuto opportuno fermarlo ieri sera.

Come previsto Varese si è presentata al PalaDozza con l’idea di giocare a ritmi alti una scelta che se da una parte potrebbe favorire la freschezza dei giovani lombardi, dall’altra espone a qualche errore di troppo che puntualmente si trasforma in una ghiotta opportunità per i padroni di casa. Il tutto anche se gli ospiti hanno tirato con una precisione quasi mortifera da tre punti, ma hanno poi dovuto fare i conti con il cinismo soprattutto di Marco Belinelli (foto Schicchi) e di Alessandro Pajola e così il loro costante tentativo di battere la difesa virtussina con la velocità e con il tiro dalla lunga distanza si è rivelato un’arma a doppio taglio. In termini pratici tutto questo si traduce in una gara dove il vantaggio della Segafredo band è sistematicamente lievitato passando dal 26-13 al 49-29 per poi toccare il +23 (67-44).

Gli ospiti cercano con l’ultima fiammata di avvicinarsi ma non vanno oltre il -12 (88-76). A quel punto la V nera riprende la sua marcia registrando anche il +31 con cui si è chiuso l’incontro.

Alla fine c’è davvero gloria per tutti a dimostrazione di come questa squadra abbia nelle sue corde il gusto di giocare insieme.

Una qualità più che apprezzata dai suoi tifosi che la congedano cantando "Vi vogliamo cosi".

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