Virtus Bologna in ripresa: tre vittorie consecutive e nuova energia in campo

La Virtus Bologna supera il momento negativo con tre vittorie consecutive, grazie a una difesa solida e un attacco rinvigorito.

di FILIPPO MAZZONI
6 aprile 2025
La Virtus Bologna supera il momento negativo con tre vittorie consecutive, grazie a una difesa solida e un attacco rinvigorito.

La Virtus Bologna supera il momento negativo con tre vittorie consecutive, grazie a una difesa solida e un attacco rinvigorito.

Alba Berlino, Reggio Emilia e Armani Milano, tre indizi fanno una prova. La Virtus è tornata in carreggiata si è lasciata alle spalle il momento negativo ed ha ripreso la sua corsa. Le 9 sconfitte consecutive di Eurolega, i ko in campionato con Napoli e Trieste sembrano essere alle spalle per una squadra che nelle ultime settimane ha cambiato radicalmente pelle in tutti i sensi, a cominciare dai suoi interpreti. Partiti per la Spagna Riccardo Visconti e Andrejs Grazulis, accasatosi all’Aek Atene Rayjon Tucker, Ivanovic ha al momento 12 giocatori a sua disposizione, se tra questi consideriamo che c’è anche Justin Holiday allora ci si rende come le rotazioni si siano decisamente asciugate per questa parte finale della stagione.

L’ultima partita con Milano di venerdì sera è stato l’ennesimo esempio di come Holiday, sia ormai ai margini delle rotazioni di una Virtus in cui era arrivato per sostituire l’infortunato Clyburn e di come invece il californiano non sia mai riuscito ad entrare nelle rotazioni bianconere dimostrando quello che era stato il suo livello in Nba. In attesa quindi di novità dal mercato, in casa bianconera, coach Dusko Ivanovic, forte della riconferma in settimana anche per la prossima stagione sta lavorando intensamente alla Porelli con la squadra. E i risultati in campo si vedono, non solo per le tre nette vittorie che sono arrivate, ma sopratutto per le prestazioni offerte dalla squadra.

Come nel credo del suo coach, la Virtus sembra aver registrato la sua difesa concedendo meno occasioni e meno canestri agli avversari. Da qui poi è cresciuto l’attacco con il ritorno di Clyburn, la conferma del solito immarcescibile Shengelia, la crescita di Morgan, ma in generale di un gruppo che ha ritrovato condizione fisica e la concentrazione giusta per cercare di affrontare da protagonista questo finale di stagione.

Dalla debacle di Belgrado del 26 marzo, più volte ricordata come punto di svolta dallo stesso Ivanovic, alla vittoria netta con Milano di venerdì sembrano passati anni luce e invece si torna indietro solo dieci giorni. Dieci giorni in cui la Virtus è cambiata, nell’organico, ma ancor di più come atteggiamento. In campo Belinelli e compagni stanno giocando con più aggressività e maggiore determinazione e il pubblico lo ha gradito e apprezzato, tanto che siamo passati dalla contestazione prima della sfida con Reggio agli applausi convinti in un’atmosfera completamente opposta con l’Armani.

Non tutti i problemi sono superati: Ivanovic non ha la bacchetta magica per trasformare una zucca in carrozza, ma sicuramente l’impressione è quella di una squadra che sta crescendo. I detrattori diranno che la Virtus ha vinto contro l’ultima forza dell’Eurolega, Berlino, sconfitto in casa la peggiore Reggio della stagione e battuto una Milano in piena emergenza, ma una vittoria è sempre una vittoria e va presa per tale senza esaltarsi troppo, ma con il giusto piglio. Del resto la sfida più importante nello sport come nel basket è sempre la prossima e da questo punto di vista l’appuntamento di domani sera a Treviso sarà un bel test probante per una Virtus in ripresa.

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