Virtus La Coppa Italia rimane un tabù

Bianconeri irriconoscibili, dopo il primo quarto solo errori a ripetizione. E nella volata finale Reggio Emilia si esalta ancora .

di MASSIMO SELLERI -
16 febbraio 2024
Virtus La Coppa Italia rimane un tabù

Virtus La Coppa Italia rimane un tabù

Virtus Bologna

72

Reggiana

81

SEGAFREDO BOLOGNA: Lundberg 9, Belinelli 14, Pajola 6, Mascolo, Shengelia 20, Hackett, Mickey 10, Polonara 6, Dunston 5, Abass ne, Cordinier 2. All. Banchi.

UNAHOTELS REGGIANA: Weber 10, Cipolla ne, Galloway 20, Faye 16, Smith 9, Uglietti 8, Atkins 4, Vitali 9, Grant 5, Chillo. All. Priftis.

Arbitri: Baldini, Perciavalle, Borgo.

Note: parziali 20-15; 37-34; 54-53. Tiri da due: Virtus 13/30; Reggiana 21/42. Tiri da tre: 11/32; 9/25. Tiri liberi 13/22; 12/14. Rimbalzi: 36; 41.

La Virtus viene eliminata dalla final eight e ora non le resta che una sola cosa da fare: cospargersi il capo con la cenere e recitare un contrito ’mea culpa’. Tolti i meriti di Reggio Emilia, il principale è quello di aver controllato anche quando era sotto nel punteggio, ci sono due voci statistiche che sottolineano quanto la concentrazione dei bianconeri fosse rimasta negli spogliatoi. La Segafredo ha perso 15 palle tirando 13/22 dalla lunetta: con queste cifre è difficile andare avanti in una competizione dove non ci sono prove d’appello. Anche lo sviluppo della gara dà l’idea di quanto la squadra allenata da Luca Banchi abbia lasciato l’umiltà nella borsa.

Tutto è andato a rovescio con i biancorossi che dovevano essere presi per stanchezza da un avversario dove tutti e 12 possono andare in campo e fare la differenza e invece sono stati loro ad arrivare più lucidi nell’ultimo periodo e mettere fuori partita anche un giocatore dalla personalità di Toko Shengelia che dal 35’ in poi è sparito dopo aver predicato a lungo nel deserto.

In questo modo i virtussini hanno dilapidato un + 11 (34-23) ritrovandosi poi a -6 (55-61). Qui i guizzi del lungo georgiano e un gioco da tre punti di Achille Polonara concretizzavano il sorpasso (65-64), ma la risposta reggiana era immediata e pur priva di Faye, uscito per 5 falli, metteva la quarta giocando con tanta pazienza e intelligenza.

Ora i convocati dalle varie nazionali saluteranno momentaneamente l’Arcoveggio in un agenda che fissa al 29 febbraio il prossimo impegno quando a Bologna arriverà Valencia per una gara molto delicata in chiave playoff di Eurolega. Da qui ad allora serve ritrovare quello spirito da ’underdog’ che ha caratterizzato la V nera nella prima parte della stagione e che ieri sera si era trasferito sulle maglie biancorosse.

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