Virtus, le mille e una notte di Eurolega. Finale in casa dell’Efes, serve l’impresa

Ore 20 a Istanbul la gara del play-in, coach Banchi chiede "nervi saldi e una feroce convinzione di avere tutte le qualità necessarie"

di MASSIMO SELLERI -
16 aprile 2024
Virtus, le mille e una notte di Eurolega. Finale in casa dell’Efes, serve l’impresa

Virtus, le mille e una notte di Eurolega. Finale in casa dell’Efes, serve l’impresa

Giovedì contro la Stella Rossa l’Efes ha infilato la quinta vittoria europea in fila, mentre venerdì la Virtus con il Panathinaikos ha incassato il settimo stop in fila. Non c’è istantanea migliore per descrivere la gara che questa sera (ore 20 diretta Sky) si disputerà a Istanbul. Si tratta della partita di play-in che vede di fronte le squadre che al termine della fase regolare dell’Eurolega si sono qualificate al nono e al decimo posto. Chi vince venerdì volerà in casa della perdente dell’altro incontro che si giocherà oggi e che vedrà il Maccabi ospitare il Baskonia. Chi perde, invece, conclude qui la sua avventura europea e dovrà poi cercare una consolazione nella proprio campionato nazionale. Il fatto che la V nera si presenti al gran completo a questo appuntamento è una buona base di partenza, ma da due mesi e mezzo la formazione allenata da Luca Banchi propone lo stesso limite, quello di non avere abbastanza benzina per giocare con la stessa intensità i 40’ che vanno dalla palla a due alla sirena finale: un difetto che emerge indipendentemente dall’avversario che si affronta sia esso la sbarazzina Cremona o il solido Pana. Con una agenda così densa di impegni da non potere rifiatare nemmeno un giorno, l’unica cosa che può invertire una tendenza così negativa è l’orgoglio dei leader che guidano il gruppo bianconero. Da Daniel Hackett a Bryant Dunston passando per Marco Belinelli e Toko Shengelia, questo quartetto è chiamato a dare un qualcosa in più non solo sul piano del talento, ma anche su quello del carisma.

"L’Efes arriva al play-in sulla scia di vittorie in serie che confermano le potenzialità del loro organico – spiega il coach della Segafredo –. Recuperato Clyburn e ritrovata la loro ideale struttura di gioco, hanno dimostrato di sapere esaltare le caratteristiche di un roster ricco di talento ed alternative. Si profila una gara durissima, da gestire con nervi saldi e feroce convinzione di avere tutte le qualità per tener testa ad un avversario di tale caratura".

A questa lista di richieste va aggiunta quella di avere una terna arbitrale che sia al livello della massima competizione continentale. Nelle ultime uscite dei bolognesi le cose non sono propriamente andate in questa direzione e, come spesso succede, quando i fischietti sono scadenti a rimetterci è soprattutto la squadra che è più in difficoltà. Discorsi che pubblicamente i bianconeri evitano per evitare distrazioni e concentrarsi solo sulle questioni che sono sotto il loro controllo.

"È probabilmente la partita più importante della stagione – a parlare è Shengelia –. Sappiamo che in questo momento loro sono molto forti, soprattutto quando giocano in casa. Ci aspetta una gara molto difficile, il margine di errore sarà molto ridotto e dovremo essere quasi perfetti. Per vincere questa partita dovremo cercare di giocare come una squadra".

I due precedenti della regular season vedono rigorosamente rispettato il fattore campo.

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