Virtus, l’ultima svolta. Parigi val bene l’Eurolega
Basket Giovedì trasferta fondamentale per lasciare il fondo della classifica
Campionato fermo – oggi gioca la Nazionale nella quale troviamo il bianconero Nicola Akele –: coach Banchi e i suoi ragazzi sono concentrati già sulla prossima rivale.
Si gioca a Parigi contro una formazione che, di fatto, è la Virtus della passata stagione. Un paragone legato all’impatto e alla posizione di classifica dei francesi che, dopo aver stentato nelle prime gare, hanno preso la misura delle rivali e si trovano ora al secondo posto. E con pieno merito. La Virtus, seconda in campionato, alle spalle di una Trento che fin qui non ha sbagliato nulla, si ritrova in fondo alla classifica europea. Playoff e play-in appaiono una lontana chimera.
Ci sono ancora troppe giornate, però, per pensare a una Virtus già rassegnata al ruolo di vittima sacrificale. Anche perché poi, analizzando le varie sconfitte, ci troviamo di fronte a una squadra, quella bianconera, che spesso e volentieri ha perso solo per qualche piccolo dettaglio, magari in volata.
Si è parlato anche di mancanza di fiducia, che viene meno – è nella natura delle cose – quando si perde spesso. Ecco perché la sfida con Parigi può cadere nel periodo paradossalmente migliore.
Parigi significa anche le ultime olimpiadi e, per il francese Isaia Cordinier, anche il fresco ricordo di una medaglia d’argento conquistata con pieno merito. Quando Isaia sente profumo di Francia di solito si trasforma. E il suo rendimento, spesso elevato, cresce ancora.
Isaia dovrà dare la spinta. Sperando che questo serva per innescare i due grandi attesi (invano) di questa prima parte di stagione. Will Clyburn, che in campo ci va, ma con risultati modesti se paragonati alla sua fama, e Rayjon Tucker, che insegue ancora i fasti lagunari di un anno fa. Che a Basket City non abbiamo quasi mai visto.
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