Virtus, va bene così. L’alchimia giusta nelle mani di Banchi

Serie A Il coach sembra avere trovato l’equilibrio che serviva. Domani l’esordio a Scafati per dare seguito ai successi di Brescia.

di MASSIMO SELLERI -
30 settembre 2023
L’alchimia giusta nelle mani di Banchi

L’alchimia giusta nelle mani di Banchi

Squadra che vince non si cambia e così domani Luca Banchi a Scafati riproporrà la stessa formazione che si è aggiudicata la Supercoppa.

L’esordio della Virtus si terrà in terra campana e con Ognjen Dobric ancora indisponibile e Iffe Lundberg ai margini delle rotazioni, la decisione del coach grossetano è praticamente forzata, ma questo non è necessariamente un fattore negativo.

Nella passata stagione le gerarchie erano state uno dei talloni d’Achille della Segafredo e questo era uno difetti che Scariolo aveva corretto allestendo, insieme al direttore generale Paolo Ronci, un nuovo roster che avesse maggiore equilibrio.

Avere una maggiore ridistribuzione significa anche non dover gestire i cambi con il cronometro per tenere tutti sulla corda. Per la verità la cosa aveva dato parecchio fastidio alla V nera soprattutto in Eurolega, ma in queste prime settimane di lavoro Banchi ha bisogno di conoscere un gruppo che non ha costruito e che per quanto l’abbia ben accolto e sia partito con il piede giusto deve comunque crescere nell’arco della stagione.

Nel frattempo si sono risolte le difficoltà tra la federazione della Finlandia e Lassi Tuovi, per cui l’ex cestista potrà far parte dello staff tecnico bianconero pur rimanendo il ct della nazionale finnica.

Si tratta di un ingresso importante per la sua esperienza internazionale, tenendo presente che nella fase di qualificazione in Eurolega si disputano più partite che in campionato e vi sono anche settimane in cui si giocano due incontri.

Il presidente Massimo Zanetti è convinto che questa squadra in Europa avrà risultati migliori rispetto a quella precedente. Per quello che possono contare le due partite di Supercoppa la squadra è sembrata più serena e più convinta dei propri mezzi, ma anche l’anno scorso giocatori come il centro Ismael Bako erano partiti forte e poi si sono smarriti senza più ritrovarsi.

Il fatto che ci siano 12 giocatori abbinati a due a due non lascia molto spazio a Iffe Lundberg. Per quanto Banchi non abbia pregiudizi sull’esterno danese, bisogna iniziare a prendere in considerazione che per lui non ci sia spazio e che, quindi, per entrambi si arrivi ai saluti.

I tempi probabilmente per questa operazione non saranno brevi vista anche l’ingaggio oneroso e le aspettative del giocatore, ma a forza di restare fuori dalle rotazioni prima o poi anche lui dovrà prendere atto della situazione.

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