Zizic al centro della Virtus. Il croato può solo crescere

Serie A Ante, arrivato a stagione in corso, non è mai riuscito a emergere. Ma la sua storia personale racconta di un pivot capace di fare la differenza.

di ALESSANDRO GALLO -
13 agosto 2024
Zizic al centro della Virtus. Il croato può solo crescere

Serie A Ante, arrivato a stagione in corso, non è mai riuscito a emergere. Ma la sua storia personale racconta di un pivot capace di fare la differenza.

Sei colpi annunciati in poche ore. L’aggiunta di Rayjon Tucker qualche giorno più tardi. Ma forse, il colpo più grosso, in casa Virtus è datato. Perché la Virtus, un potenziale crac, in casa già ce l’aveva. Solo che, per un motivo o per l’altro, sono mancate sia continuità (da parte del giocatore), sia minuti (consistenti) di impiego.

Il riferimento è al gigante croato Ante Zizic, che la Virtus ha preso in corso d’opera, in inverno, per sopperire all’infortunio di Devontae Cacok. Sulla carta, al di là della differenza in centimetri, stesso ruolo. In pratica, però, due modi di interpretare il ruolo di centro, completamente differenti. E la Virtus, forse, costruita la scorsa estate aveva la priorità di un pivot mobile e veloce. A dispetto dell’età, lo stesso Dunston, aveva piedi abbastanza rapidi.

Ante è più massiccio, è più pivot vecchio stampo verrebbe da dire. Ma gli obiettivi del basket non cambiano: fare canestro ed evitare che gli avversari facciano un punto in più. Zizic non può essere il pivot che, in difesa, cambia su qualsiasi avversario. Questo perché, per la stazza, non può possedere la stessa velocità.

Ma se la stazza può essere un limite, diventa anche un muro invalicabile per chi, attaccando il canestro bianconero, si trova davanti i 210 centimetri del croato. Luca Banchi, che l’anno scorso lo ha avuto in corsa – e tra un allenamento e un volo per l’Eurolega i tempi per cambiare non c’erano –, dovrà studiare come valorizzare al massimo Ante.

Non solo in difesa, ma anche in attacco. E’ vero che Ante può avere un tallone d’Achille (come tanti centri, del resto) nei liberi. Ma se servito adeguatamente, nell’area, ha mani educati e tanto mestiere per trovare con facilità la via del canestro.

Sarà una Virtus diversa quella che si ritroverà lunedì. E non solo perché, come detto, sono arrivati sette elementi che cambieranno l’assetto del gruppo. Ante Zizic e per certi versi anche il nuovo arrivato, Momo Diouf, hanno un modo diverso di stare in campo rispetto a Bryant Dunston. E, per questo motivo, si vedrà una Virtus molto diversa da quella che l’ha preceduta.

E sulla nuova Virtus, come dimostrato anche dall’atto di fede ai botteghini, c’è sia grande entusiasmo sia grande curiosità. Per questo sarà da seguire fin dalle prime uscite, in attesa poi che ci sia la Supercoppa che, da tre anni a questa parte, è solo bianconera.

Nel frattempo, cominciano ad arrivare in città i primi elementi che comporranno la nuova squadra. Il primo in assoluto è il lettone Andrejs Grazulis. Anche perché, dopo l’intervento subito nei mesi scorsi, ha assoluta necessità (come Cacok, del resto) di recuperare il tempo perduto. Venerdì dovrebbe essere il turno di Will Clyburn.

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