Vuelle "Molto bello il clima che si respira"
Ieri Lorenzo Bucarelli ed Eric Lombardo si sono presentati ai tifosi: "Campionato competitivo, bisogna guardare sempre avanti" .
Una decina di tifosi, di quelli irriducibili. L’addetto stampa a fare gli onori di casa e quindi il team manager della Carpegna Prosciutto. Il tutto al ristorante "La vela", tra i due Porti messo a disposizione dal titolare Andrea Martinelli. Altro clima ed altro impatto rispetto alla presentazione della squadra in piazza del Popolo. Sotto i riflettori due giocatori che mancano all’appello delle presentazioni: Lorenzo Bucarelli ed Eric Lombardi. Per fortuna non si è arrivati alla famosa frase ‘sono contento di essere arrivato uno’, anche perché sia la guardia che l’ala non sono scivolati in quella specie di fritto misto pieno di frasi di circostanza. "L’importante in un campionato come questo, dove l’asticella tecnica si è alzata rispetto ai campionati scorsi, è guardare avanti alla partita successiva perché giocando ad un ritmo di tre partite la settimana e devi quindi resettare tutto. Concentrarsi sempre sul match che hai davanti, mai girarsi in dietro", dice Eric Lombardo.
Su quello che è il peso degli americani in un campionato ruvido come quello di A2, risponde Bucarelli che lo scorso era a Cantù. "Sono importanti – dice – ma non si devono sentire decisivi e quindi acollarsi tutto il carico sulle spalle. Sono importanti come il resto della squadra e le responsabilitò vanno spalmate fra tutti. Siamo davanti ad un campionato molto equilibrato e ci sono una decina di formazioni che sono attrezzate e quindi bisogna scendere in campo sempre concentrati e con la giusta mentalità e il nostro obiettivo è quello di entrare tra le prime otto e disputare quindi i playoff. Ogni partita conterà tanto, ma non dovremo farci prendere e trascinare dall’eccessiva ansia. In un campionato come quello di A2 e con tante partite una delle cose frondamentali sarà quella di arrivare alla fine anche con buone gambe. Comunque un problema che non ci spaventa perché la nostra è una squadra lunga".
Una accoppiata fatta anche di scaramanzie quella tra Lombardo e Bucarelli perché tutti e due hanno sempre giocato con sulle spalle il numero 21. "Alla fine il 21 lo ha voluto Lombardo per cui sono retrocesso al 20", dice ridendo Bucarelli.
Sicuramente due giocatori che hanno capito in che clima si sono immersi e cioè quello dove il basket rappresenta una specie di malattia sociale. "L’accoglienza dei tifosi è stata molto bella e quando giri in città le persone di fermano e ti fanno domanda ed è stato bellissimo il clima che si è respirato in piazza per la presentazione", dice Lombardo lusingato da questa ‘popolarità‘. Più o meno stesse considerazioni quell che arrivano da Bucarelli: "La città di mi piace ed è anche bella ed il clima che si sente attorno è veramente particolare e lo si capisce anche dal fatto che giri per Pesaro ed incontri persone che indossavano la maglia della Carpegna Prosciutto".
Un angolo positivo, all’interno di un sistema complesso, quello che hanno offerto Bucarelli e Lombardo in questa presentazione. Perché al di là di tutto uno dei fattori decisivi sarà il clima dentro lo spogliatoio, la compattezza di squadra e quindi non avere ‘divi’, anche se il play americano Ahmad viene descritto, da chi lo ha visto all’opera in queste prime gare di precampionato, come uno in grado di fare ciò che vuole.
m. g.
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