A Recanati i dorici si giocano tutto. Una vittoria per salvare la stagione

Senza Saco e Paolucci dalla panchina, Cella squalificato e Pasini non al meglio: ma bisogna far risultato

23 marzo 2024
A Recanati i dorici si giocano tutto. Una vittoria per salvare la stagione

A Recanati i dorici si giocano tutto. Una vittoria per salvare la stagione

Oggi al Tubaldi di Recanati c’è una partita che è molto più di un derby. E l’Ancona deve e vuole vincerla. Anche con tutte le assenze del caso. Ma forte dei cinquecento tifosi che saranno presenti a sostenere i biancorossi. Per la squadra, per la società, per la tifoseria che la segue sempre in giro per l’Italia, per il blasone, soprattutto per la salvezza: l’Ancona chiede strada alla Recanatese, consapevole della difficoltà del match, della caratura di giocatori come Sbaffo e come l’ex Melchiorri. Consapevole anche che non ci saranno Cella, squalificato, né Saco, ancora in Giappone con la nazionale del Mali fino a lunedì prossimo, né Paolucci, pronto al massimo per la panchina. E con qualche giocatore ancora in forse a causa di problemi gastrointestinali. Ma non è tempo di alibi. Mancano sei partite alla fine della stagione regolare e per salvarsi direttamente senza passare dai playout i dorici devono vincere questa sfida, anche se lo stesso vale per la Recanatese, all’ultimo treno utile per provare a invertire il terribile trend infilato nel 2024. Colavitto sembra volersi affidare ancora al 3-5-2, davanti a Perucchini dovrebbe schierare Marenco al posto di Cella, Pasini (se ce la fa), e Mondonico. A centrocampo esterni Clemente e Martina (in dubbio anche lui), interni Prezioso e Cioffi, pronto a sganciarsi in avanti, in mezzo capitan Gatto, in attacco il bomber Spagnoli insieme all’ex giallorosso Giampaolo. A scalpitare in panchina, pronti a fare il loro ingresso a partita in corso, gente come Energe, Moretti, Basso, Vogiatzis ma anche D’Eramo, tutti giocatori che hanno mille motivazioni per cercare di dare una mano all’Ancona in questo delicato momento. Di là Filippi schiera il consueto 3-4-2-1, out Longobardi, Gomez ed Egharevba. Lo scorso anno a Recanati, con Donadel, finì 4-0 per i leopardiani che ribaltarono il risultato dell’andata restituendo un poker ai dorici: era l’ultima di campionato, l’Ancona subì un rosso diretto che modificò sostanzialmente l’inerzia del match, ma chi c’era, in quella partita, ricorda bene la cocente sconfitta e vorrà rifarsi. All’andata quest’anno finì 2-0 per l’Ancona, con doppietta di Spagnoli. Ma la Recanatese mostrò ottime cose, al Del Conero. Il momento è ben diverso, per entrambe le squadre, ma la società dorica ha davanti a sé un percorso, quello tracciato e costruito da mister Tiong insieme a Canil. Un progetto che guarda al futuro e che non può prescindere dai risultati della prima squadra. In questo contesto una retrocessione costituirebbe un disastro sportivo, ragione in più perché oggi al Tubaldi i dorici ci mettano tutto il cuore, la testa e le energie di cui sono capaci, ma anche quella qualità che, seppur suddivisa in modo non uniforme nella rosa, non rispecchia l’attuale posizione in classifica. Giuseppe Poli

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