Riecco Alberto Brignoli, il portiere che segnò al Milan è diventato l’eroe di Atene

L’estremo difensore bergamasco del Panathinaikos ha parato un rigore decisivo nei preliminari di Champions contro l’Olimpique Marsiglia. Qualcuno lo ricorda per la rete all’ultimo minuto ai rossoneri con il Benevento

di FABRIZIO CARCANO
16 agosto 2023
Alberto Brignoli dopo il gol realizzato al Milan nel 2017

Alberto Brignoli dopo il gol realizzato al Milan nel 2017

Bergamo, 16 agosto 2023 – Da ieri sera nell’Atene che tifa Panathinaikos, i Verdi, la ‘squadra degli Dei’, c’è un nuovo eroe: è il 32enne bergamasco Alberto Brignoli, di professione portiere.  Eroe ferragostano a Marsiglia, al Velodrome, nella sfida per conquistarsi i playoff che aprono la porta della Champions: transalpini e greci sono in parità e devono giocarsela nella lotteria dei rigori e l’ultimo rigore, quello decisivo, lo tira Guendouzi e lo respinge proprio Brignoli da Trescore Balnerio, facendo sognare per un notte un terzo della Atene calcistica.

Alberto Brignoli con la maglia del Panathinaikos
Alberto Brignoli con la maglia del Panathinaikos

Un nome, quello di Brignoli, oggi sulle prime pagine dei quotidiani ellenici, che dice poco al grande pubblico, se non ai tifosi del Benevento e del Milan, per opposte ragioni: il 3 dicembre 2017 lo sconosciuto Brignoli, allora secondo portiere dei campani ritrovatosi a giocare contro il Diavolo, insaccò di testa in mischia su corner, nel canonico disperato ultimo assalto, la rete del 2-2 del Benevento. Primo punto in serie A delle ‘streghe’ giallorosse a interrompere una striscia di 13 sconfitte consecutive. Quel giorno Brignoli divenne l’eroe di Benevento, il terzo portiere in A dopo Rampulla e Taibi a segnare un gol, e un nome da ricordare loro malgrado anche per i milanisti, peraltro nel giorno dell’esordio in panchina di Gennaro Gattuso. Poi anni sotto traccia, un po’ come la sua onesta carriera, di secondo piano ma non troppo. 

Bergamasco di Trescore Balneario, mai passato dal settore giovanile dell’Atalanta, Brignoli ha iniziato dal basso: Montichiari, poi Lumezzane, quindi la Ternana. A 24 anni lo prende la Juventus ma lo fa girare in prestito, una presenza in A nella Sampdoria, poi gli spagnoli del Leganes, quindi la stagione a Benevento prima di tornare in B tra Palermo, Perugia e Empoli. Nel 2021 la scelta di emigrare in Grecia nel Panathinaikos, una delle sue squadre più forti con i rivali dell’Olympiacos: parte da riserva ma si guadagna il posto da titolare e lo scorso maggio riesce a sollevare la coppa nazionale ellenica. Ieri sera quel tuffo felino sull’ultimo rigore al Velodrome di Marsiglia, un guizzo per regalare un sogno al Panathinaikos: lo spareggio per accedere ai gironi di Champions, grazie alla parata di questo portiere bergamasco che il calcio italiano ha forse colpevolmente ignorato o trascurato. Ora serviranno altre sue parate contro i portoghesi del Braga, nell’ultimo ostacolo per qualificarsi ai gironi della Champions. Ma intanto Brignoli per un giorno è l’eroe del popolo ‘verde’ di Atene  

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