Ascoli: sfida decisiva contro Sestri Levante per la salvezza in campionato

Ascoli affronta il Sestri Levante in una partita cruciale per evitare i playout e mantenere la salvezza in campionato.

di MASSIMILIANO MARIOTTI
16 aprile 2025
La fine della partita contro la Torres (. Foto Vagnoni

La fine della partita contro la Torres (. Foto Vagnoni

Ascoli: un disastro annunciato. Essersi ridotti a dover affrontare il Sestri Levante alla penultima giornata con l’obiettivo di vincere, o almeno non perdere, costituisce l’emblema di una delle pagine più nere della storia del club di corso Vittorio Emanuele. Anche una salvezza che sembrava essere virtualmente in cassaforte alla fine potrebbe finire per comportare delle sofferenze e uno sforzo che probabilmente nessuno si sarebbe atteso di dover fronteggiare. E pensare che addirittura sia prima della gara di Gubbio (0-0) che alla vigilia dell’ultima sfida persa in casa contro la Torres (1-2), c’era chi davvero pensava di vedere la squadra riuscire ad ottenere quelle vittorie mancate per settimane.

A togliere ai bianconeri la possibilità di continuare ad alimentare false aspettative playoff nei confronti della tifoseria così ci ha pensato l’inappellabile legge del campo che ancora una volta ha confermato il vero valore del Picchio. Ovvero quello di una squadra che, nonostante i sei punti di penalizzazione inflitti alla Lucchese (club ad un passo dal fallimento), oggi si è ritrovata a due partite dalla fine a guardarsi le spalle dai playout con i toscani che addirittura sognano di completare un incredibile sorpasso in classifica. Con i rossoneri che di fronte all’Ascoli vantano una netta supremazia negli scontri diretti viste le vittorie ottenute sia all’andata che al ritorno. Delle scelte fatte nel mercato estivo, in quello di gennaio e soprattutto nei vari avvicendamenti operati in panchina, alla resa dei conti non ne è stata azzeccata una. In queste battute finali condurre la nave in porto spetterà a Di Carlo, ma il tecnico non si è rivelato essere quel tipo di profilo capace di riuscire a risollevare le sorti di un Ascoli apparso in evidenti difficoltà fin dalle prime partite. Se nella prima parentesi stagionale l’allenatore poteva appellarsi all’assenza a centrocampo di qualche elemento necessario per provare a migliorare il livello del gioco espresso, ora di certo anche lui non potrà avere più scusanti. Richiamato in panchina dopo l’esonero di Cudini il 61enne di Cassino alla fine non è mai riuscito a produrre quel cambio di passo che di certo in questo finale avrebbe potuto aiutare a chiudere in maniera dignitosa. La vittoria in casa per 1-0 con l’Arezzo si è rivelato un fuoco di paglia. Già nelle successive gare disputate il Picchio è tornato a fare fatica rischiando anche più del dovuto contro organici sulla carta più modesti. Ecco così che arrivati nelle due settimane conclusive del campionato ora l’Ascoli dovrà almeno cercare di non farsi mettere i piedi in testa da avversarie come Sestri Levante e Legnago. Due squadre che per tutto il corso dell’annata hanno stazionato nei bassifondi della classifica, ma che però si sono anche mostrate capaci di rifilare anche qualche brutto scherzetto.

Massimiliano Mariotti

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