L’esultanza speciale con la Lucchese. Quando Perez diventò . Iron Man dopo il gol
Il Picchio torna a incontrare i toscani dopo nove anni.
Tecnico e squadra oggi torneranno di nuovo in campo per riprendere la preparazione in vista del prossimo impegno casalingo che vedrà l’Ascoli sfidare la Lucchese, nella gara programmata per domenica prossima con fischio d’avvio previsto alle 18.30 al Del Duca. Ieri sera i toscani sono scesi in campo tra le mura amiche contro il Rimini, ma nella successiva tappa prevista dal calendario i toscani cercheranno di rendere la vita difficile ad un avversario che non incontravano dal 2015. In quella circostanza i bianconeri di Mario Petrone riuscirono ad imporsi davanti al proprio pubblico con un secco 3-1 – in trasferta la gara d’andata si risolse 2-0 grazie al difensore Mengoni che si improvvisò goleador per un giorno siglando la sua doppietta personale –, nel confronto andato in scena sotto le cento torri l’8 marzo della stagione che poi si concluse con il processo contro il Teramo in grado di spalancare le porte al ritorno in B del club di corso Vittorio Emanuele. Tutto liscio come l’olio in quella circostanza. L’Ascoli passò subito avanti con un’azione insistita sulla destra da Tripoli che poi servì in area Perez. La sponda dell’attaccante di Mesagne consentì a Grassi di calibrare da fuori un mancino perfetto e imparabile per il portiere Di Masi. Di fatto fu il primo sigillo bianconero del fantasista arrivato nel mercato di gennaio dal Pontedera per consentire all’organico di irrobustirsi nella corsa verso la promozione. Il raddoppio non si fece attendere più di tanto e portò proprio la firma di Perez grazie all’inzuccata precisa all’angolino dopo il ghiotto pallone messo al centro dal mediano Gualdi.
In molti ricorderanno la caratteristica esultanza del centravanti sotto la vecchia curva sud con la maschera di Iron Man. Nella ripresa il match finì virtualmente in ghiacciaia con il tris calato da Tripoli, bravo a completare come meglio non si poteva, una splendida iniziativa sviluppata da Grassi con i successivi contributi di Perez e Berrettoni volti a liberare il compagno di squadra. Il classico gol della bandiera del rossonero Risaliti su corner servì agli uomini allenati da Giuseppe Galderisi (da giocatore vincitore di tre scudetti, 2 con la Juve nel 1980-81, 1981-82 e uno con l’Hellas Verona nel 1984-85, nonché di una Coppa Italia nel 1983 sempre con la Vecchia Signora) di rendere la pillola meno amara. L’Ascoli invece, grazie a quel successo, mantenne la leadership del girone B di serie C, salendo a 56 punti e staccando il Teramo di 4 lunghezze.
mas.mar.
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