Aspettando il mercato. Il Milan si gode Chuku. E riabbraccia Leao

La settimana dei colpi attesi, di fronte: Pavlovic ed Emerson Royal, quanto meno. Alle spalle, il tris rifilato al Manchester City a New York, sotto gli occhi di Cardinale, nella prima tappa della tournée che porterà il Milan a giocare anche con Real Madrid (giovedì, ore 2.30 italiane) e Barcellona (mercoledì 7 agosto, ore 1.30). E se i gol sono arrivati dai partenti Colombo e Nasti, due assist sono stati sfornati da un Chukwueze già incisivo. Due azioni copia e incolla, un manifesto delle abilità tecniche e di scatto del 25enne nigeriano, atteso alla stagione della verità: nel 4-2-3-1 di Fonseca, con un accentramento di Pulisic, potrebbe esserci più spazio per lui che, intanto, se lo prende. Sull’altra fascia ci sarà Leao che ha raggiunto i compagni proprio ieri.

Lontane le sirene arabe e le offerte da tripla cifra, ora deve prendersi sulle spalle il Diavolo. Dopo il portoghese è atteso Okafor (anche Camarda e Zeroli, al posto di Colombo e Maldini destinati a Empoli e Monza) mentre gli altri nazionali non sono stati convocati per la trasferta a stelle e strisce. Theo Hernandez e Maignan arriveranno a Milanello il 2 agosto, il 3 Reijnders, il 10 Morata. Tra le note positive dagli Stati Uniti anche Loftus-Cheek: gamba, inserimenti, giocate. Nota negativa l’infortunio di Florenzi: danno legamentoso e meniscale, dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico in artroscopia. Nel frattempo, Moncada è al lavoro sul mercato. Prima offerta ufficiale per Fofana sui 17 milioni: il Monaco chiede il doppio per il 25enne (in scadenza nel 2025). Il West Ham sarebbe pronto ad accontentare il club monegasco, ma il giocatore ha altre idee: la sua priorità è il Milan. In via Aldo Rossi non mancano comunque le altre piste: da Manu Koné (23 anni, Borussia Monchengladbach), a Richard Rios (24 anni, Palmeiras), passando per Johnny Cardoso (22 anni, Betis). Per Pavlovic ed Emerson Royal i rossoneri sono ai dettagli per chiudere le trattative attorno ai 20 milioni a giocatore. Poi, rotta su Samardzic e Fullkrug. La mano di Fonseca si inizia a vedere. Ma servono (anche) altri ingredienti.