Supercoppa, l’Inter batte l'Atalanta 2-0 e va in finale
I nerazzurri ancora una volta in finale di Supercoppa, una doppietta di Dumfries spalanca le porte
Riyadh, 2 gennaio 2025 – L’Inter e Simone Inzaghi ancora una volta in finale di Supercoppa. Il tecnico nerazzurro è ormai uno specialista, così come il club che detiene il trofeo da tre anni. A Riyadh l’Atalanta si inchina, troppo difensiva nel primo tempo, a causa di una spettacolare doppietta di Dumfries nella ripresa, rovesciata e destro dalla distanza, che manda l’Inter all’ultimo atto di lunedì. La Dea era riuscita ad accorciare le distanze a un quarto d’ora dalla fine, ma il gol di Ederson era viziato da un fuorigioco di De Ketelaere, così i campioni d’Italia si sono guadagnati l’appuntamento con il primo trofeo stagionale e ora aspetteranno la vincente della seconda semifinale tra Juve e Milan.
Lautaro spreca
Inzaghi sceglie i titolarissimi, quindi davanti ci sono Lautaro e Thuram. Gasp un po’ a sorpresa con Zaniolo prima punta supportato da Samardzic e Brescianini. L’Inter parte a cento all’ora e dopo un minuto di gioco c’è la prima occasione. Fuga di Thuram, poi centro per Lautaro che è murato due volte e sulla respinta c’è Mkhitaryan fermato davanti a Carnesecchi. Pericolo immediato. Decisamente meglio gli uomini di Inzaghi in avvio, con una riaggressione immediata asfissiante mentre l’Atalanta fa densità per poi risalire il campo. Al 10’ è invece Carnesecchi a fare il miracolo su mezzo volo di destro di Lautaro: reattività straordinaria. Il possesso è nerazzurro, la Dea gioca in bianco, con buone trame ma anche ordine, mentre Gasperini chiede ai suoi di iniziare a pressare per evitare che l’Inter prenda in toto il controllo della partita. Scalvini ha una grossa chance, ma la spreca davanti a Sommer, così è’ Carnesecchi il protagonista del primo tempo. Al 21’ Lautaro fugge sul mancato anticipo di Hien, che commette un grave errore, ma Carnesecchi vola da campione e sulla ribattuta di Dimarco è ancora reattivo. Poco dopo, su sviluppi di corner, la palla giunge ancora comoda per il capitano, ma il destro di controbalzo sfila a lato. Si poteva fare meglio. Solo attorno alla mezz’ora inizia a vedersi l’Atalanta con una girata aerea di Zappacosta, ma la partita la fa l’Inter e ai nerazzurri, di fatto, manca solo il gol per tutte le occasioni che hanno creato. Continua a sprecare l’Inter. Al 39’ errore di costruzione dell’Atalanta con Samardzic, che perde un sanguinoso pallone in trequarti, così l’azione si sviluppa tra Mkhitaryan e Thuram, poi sponda per Lautaro che spara ancora il destro fuori. Impreciso. Sul finire di primo tempo altra grande chance per l’Inter con Lautaro che smarca Dumfries grazie a un prezioso tacco, ma l’olandese non trova la coordinazione per battere Carnesecchi con il disturbo di Ruggeri da dietro. Gli interisti reclamano rigore tuttavia Chiff e il Var non ravvedono irregolarità. Si resta dunque così, in un primo tempo che ha visto Gasperini sulla difensiva e i nerazzurri ad attaccare, ma il risultato non si è sbloccato e sicuramente per la Dea è un mezzo affare.
Dumfries no
Il secondo tempo si apre a sorpresa con Taremi in campo al posto di Thuram, per un affaticamento all’adduttore, ma non è un problema perché è Dumfries a travestirsi da attaccante, spostando di forza Scalvini e scaraventando il pallone in rete con una prodigiosa rovesciata ravvicinata: 1-0 al 49’. Gasperini deve correre ai ripari e mette i calibri da novanta con Lookman, De Ketelaere ed Ederson. Serve una reazione per gli orobici e il nuovo assetto sembra dare linfa con Brescianini dietro a due punte: il peso offensivo è senza dubbio maggiore. E’ un fuoco di paglia. Al 60’ micidiale ripartenza dell’Inter che va da sinistra e destra spostando tutta l’Atalanta, così quello libero è Dumfries che spara un destro dal limite che si infila preciso sotto la traversa. Gol spettacolare, doppietta e 2-0. L’Atalanta è sempre più costretta a scoprirsi, lasciando spazio in contropiede per l’Inter che può sfruttare uno spartito tattico del match oltremodo favorevole. Al 66’ fuga solitaria di Bastoni, che è indeciso se crossare o tirare, così Hien riesce a recuperare per sventare il terzo. Nell’ultimo quarto di gara cambia anche Inzaghi che sceglie Asllani e Carlos Augusto per Bastoni e Calhanoglu, allo scopo di mettere forze fresche e preservare qualche giocatore cardine. C’è anche una clamorosa occasione per il tris, che capita sempre sui piedi di Lautaro, ma ancora una volta il numero dieci la spreca facendosi murare da uno splendido Carnesecchi. L’Inter rischia di pagare a caro prezzo lo spreco e bastano due giri di lancette all’Atalanta per confermare il classico detto calcistico del ‘gol sbagliato, gol subito’. Un batti e ribatti furioso in area nerazzurra, con uno straordinario salvataggio di Carlos Augusto, si conclude con la zampata vincente di Ederson che coglie Dimarco impreparato sulla linea. C’è però il Var a salvare la squadra di Inzaghi grazie a un fuorigioco millimetrico durante la carambola a centro area. Tirato un sospiro di sollievo, il tecnico va con un altro cambio e sceglie Darmian per Dimarco allo scopo di cementare il risultato. La Dea prova ad arrembare negli ultimi per riaprire la partita e saltano tutti gli schemi, tanto che il neo entrato Palestra anticipa Lautaro che era pronto a sbattere in rete il centro di Dumfries. L’Atalanta effettua lo sforzo massimo riversandosi nella metà campo avversaria, ma sono più i pericoli di subire il terzo che la concreta possibilità di segnare il primo. Il sussulto è al 90’ spaccato quando Sommer para due volte da distanza ravvicinata le zuccate di Djimsiti e Lookman: era l’ultima chance. L’Inter amministra il vantaggio e chiude la partita senza grossi patemi. Inzaghi va ancora una volta in finale di Supercoppa e attende la vincente tra la Juve di Motta e il Milan di Conceicao. Ultimo atto in programma lunedì 6.
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