ATALANTA

L’Atalanta in questo mercato avrebbe voluto confermare tutto il blocco degli eroi di Dublino, trattenendo il gioiello Koopmeiners e intorno a lui gli altri leader offensivi Lookman, Scamacca e De Ketelaere, quest’ultimo riscattato a 23 milioni dal Milan, oltre al richiestissimo Ederson, applicando il detto ‘squadra che vince non si cambia’. La malasorte ha però deciso di privare la Dea prima del pilastro difensivo Scalvini e poi del cannoniere Scamacca, entrambi fuori almeno fino a gennaio per la rottura di un legamento crociato. Poi ad agosto è esplosa la grana Koopmeiners, con il giocatore che ha chiesto la cessione. Da qui la necessità di attuare una mezza rivoluzionare agostana. La dirigenza nerazzurra ha fatto cassa vendendo a cifre importanti i comprimari (32 milioni dai vari Okoli, Cambiaghi e Zortea), ha salutato alcune riserve come Miranchuk, Hateboer, Holm e Palomino, ringiovanendo con innesti mirati come il 21enne mediano Sulemana, il 26enne duttile difensore inglese Godfrey e davanti la scommessa del rilancio del 25enne Zaniolo e l’innesto del 25enne centravanti azzurro Mateo Retegui. Gasperini nel suo undici conferma l’emergente Carnesecchi in porta, la difesa a tre con l’esperienza di Djimsiti e Kolasinac e uno tra Hien e Godfrey, in attesa di ritrovare anche il gioiello Scalvini. In mediana ci sono l’eterno De Roon e Ederson e dietro di loro Sulemana e il jolly Pasalic da trequartista. Corsie esterne con le conferme di Zappacosta e Ruggeri e l’innesto del 21enne spagnolo Marc Pubill. Davanti c’è abbondanza di talento con Lookman, De Ketelaere, Retegui e Zaniolo.