Atalanta, la benedizione del Papu. Gomez spinge i sogni della Dea: "È la nostra squadra più europea»
Sta scontando la squalifica prima di tornare nel Monza: "Bravo Nico Paz, Lautaro è da Pallone d’Oro". E intanto si dà al padel: "Ho iniziato trent’anni fa con mio zio, sono molto affezionato a questo sport".
Nel weekend in cui Milano è tornata capitale del padel con la seconda tappa della Exclusive Padel Cup, sono stati ancora una volta numerosi gli ex calciatori che si sono esibiti in questa disciplina.
Anche il Papu Gomez. L’attaccante argentino, dopo gli anni felici con l’Atalanta, scalpita per tornare in campo. Il Monza lo aspetta dopo un periodo di pausa forzata a seguito della positività riscontrata in un controllo antidoping, ma il Papu non si ferma.
Continua ad allenarsi col pallone fra i piedi e si cimenta nel padel, con discreti risultati.
Come ha scoperto il padel, così popolare in Argentina?
"Negli anni ’90, da bambino, giocavo sempre con mio zio. Per me è diventato un secondo sport al quale sono molto affezionato. In passato, essendo impegnato con il calcio, avevo poco tempo per questa passione".
C’è un’affinità tra calciatori e padel, considerando che molti ex giocatori scelgono questo sport dopo la carriera?
"Certo. C’è una connessione particolare che rende questo sport appassionante. Inoltre, è una disciplina che si può praticare in ogni momento e senza limiti di età".
Dalla racchetta al pallone. Gli argentini hanno sempre lasciato un segno in Serie A. Cosa pensa di Nico Paz, talento del Como?
"Se Nico ha raggiunto il Real Madrid e Ancelotti gli ha dato fiducia, vuol dire che ha un futuro brillante davanti a sé. Ha già esordito in Nazionale maggiore, e sono molto felice per lui. Credo che il Como sia la squadra giusta per esprimere tutte le qualità tecniche. L’importante, a questa età, è giocare con continuità, avere fiducia in se stessi e sentirsi importante per la squadra. Farà molta strada, sono sicuro".
Messi ha dichiarato che Lautaro meriterebbe il Pallone d’Oro. Qual è la sua opinione?
"Penso che Lautaro meriti di essere tra i primi tre candidati. Le sue prestazioni con l’Inter e la Nazionale argentina parlano chiaro. È un giocatore molto forte che si supera ogni anno, guardate il gol che ha segnato con la Roma... Noi tifosi argentini ovviamente facciamo il tifo per lui e speriamo riesca a vincerlo".
La sua Atalanta anche quest’anno può puntare su obiettivi diversi. Dove può arrivare?
"La Coppa Italia è sicuramente un obiettivo alla portata dopo tre finali perse. Ma questo è un gruppo in grado di regalare emozioni anche in campionato e soprattutto in Champions League. È la più europea delle squadre italiane, può arrivare molto in alto".
C’è rosa qualche giocatore con caratteristiche simili a quelli della sua Atalanta?
"La squadra gioca in modo uguale da tanti anni sotto la guida di mister Gasperini. Le caratteristiche dei giocatori sono diverse rispetto a quelle del gruppo che c’era ai miei tempi, non vedo caratteristiche simili anche sul piano tecnico, ma l’essenza del gruppo rimane molto forte".
Torniamo al padel: tra gli ex calciatori con cui ha condiviso il campo, chi è il più forte?
"A Bergamo gioco spesso con Denis. Poi c’è Amoruso, un talento. Tra i più bravi ci sono Cambiasso, Locatelli e Toni".
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