Atalanta, non solo attacco. Kolasinac guida il muro

Preso a parametro zero, il bosniaco è uno dei segreti della Dea in difesa. La retroguardia di Gasperini ha concesso solo quattro reti negli ultimi due mesi.

di FABRIZIO CARCANO -
16 febbraio 2024
Atalanta, non solo attacco. Kolasinac guida il muro

Atalanta, non solo attacco. Kolasinac guida il muro

L’Atalanta che segna a raffica con i vari De Ketelaere, Koopmeiners, Lookman, Scamacca, sta trovando il suo vero punto di forza in una difesa poco perforabile. Appena quattro gol subiti in campionato negli ultimi due mesi. Quella della Dea è la quinta retroguardia del campionato con 23 gol incassati, ma di questi 9 sono arrivati in sole tre partite, nelle trasferte sui campi di Fiorentina, Lazio e Torino, in tre sconfitte. Nerazzurri battuti anche quando hanno incassato due gol da Frosinone, Inter e Napoli, con la sola eccezione del successo contro il Milan per 3-2. Togliendo anche queste quattro partite resta un bilancio di appena 6 gol subiti nelle altre 17 giornate. Quasi un gol ogni tre partite, una media frutto di una difesa che si è cementata con l’esplosione del 23enne portiere Carnesecchi, con la crescita del 20enne gioiello Scalvini, che ha smussato alcune sue ingenuità difensive, e con la solidità e l’esperienza della coppia di 30enni formata da Berat Djimsiti, un veterano di Gasperini, e da Sead Kolasinac.

Il bosniaco cresciuto in Germania è la sorpresa stagionale tra i bergamaschi. Di lui si parla pochissimo, oscurato dai vari De Ketelaere e Koopmeiners, eppure l’ex Arsenal si sta rivelando uno dei difensori migliori del campionato. Giocatore arcigno, di impatto fisico e grinta, duro ma pulito (poco ammonito, appena tre gialli finora) anche se va per le spicce quando deve sradicare il pallone agli avversari. Kolasinac vanta un curriculum internazionale di altissimo livello: l’esplosione nello Schalke04, poi l’approdo all’Arsenal dove ha fatto bene per tre anni, quindi lo scorso anno una stagione importante all’Olympique Marsiglia. La dirigenza nerazzurra lo seguiva: a fine maggio Luca Percassi e Tony D’Amico, con uno dei loro blitz, lo hanno firmato a parametro zero, vincolandolo con un triennale. Un colpaccio, un difensore della sua esperienza internazionale, ancora nel pieno della carriera, portato a Bergamo in svincolo contrattuale, grazie anche alla volontà del bosniaco. Gasperini lo ha lanciato titolare fin dalla prima giornata senza toglierlo praticamente mai, tranne le due partite saltate per una distorsione alla caviglia, contro Napoli e Torino, coincise con due sconfitte e cinque gol incassati. Arrivato per fare il laterale sinistro nella difesa a tre, Kolasinac ha dimostrato di avere la velocità e i movimenti per fare anche il centrale, trovandosi perfettamente con il coetaneo Djimsiti e con Scalvini, più giovane di dieci anni e che dal bosniaco sta apprendendo alcune malizie.

Intanto brutte notizie per Gasp: Lookman è rientrato ieri dalla Coppa d’Africa con una caviglia dolorante per una distorsione. Salterà il Sassuolo domani sera ed è a rischio per la prossima contro il Milan.

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