Atalanta sogna il tricolore: sfida al Real Madrid dopo nove vittorie consecutive

Atalanta in vetta alla classifica con nove vittorie consecutive. Martedì sfida al Real Madrid nel nuovo stadio di Bergamo.

di FABRIZIO CARCANO
8 dicembre 2024
Atalanta in vetta alla classifica con nove vittorie consecutive. Martedì sfida al Real Madrid nel nuovo stadio di Bergamo.

Atalanta in vetta alla classifica con nove vittorie consecutive. Martedì sfida al Real Madrid nel nuovo stadio di Bergamo.

Un fine settimana da prima in classifica per l’Atalanta. Cullata dall’eco del coro ‘Vinceremo il tricolore’, che da qualche settimana accompagna i nerazzurri, vincitori delle ultime nove partite consecutive, in campionato, e di undici gare su dodici con la Champions, dove l’unica mezza nota stonata è stato lo 0-0 contro il Celtic. Altrimenti, senza le parate prodigiose del vecchio Schmeichel a salvare la porta scozzese, sarebbero state dodici vinte di fila.

Dea capolista solitaria fino almeno a stasera, fino al fischio finale di Napoli-Lazio. Poi si vedrà. Un weekend al comando, dopo 15 giornate, per godersi in solitudine l’aria pura della vetta e ossigenarsi in vista di un’altra grande notte, perché martedì sera a Bergamo arriva il Real Madrid.

"E sarà una serata di festa per i nostri tifosi, in questo nostro nuovo stadio appena inaugurato", ha sottolineato venerdì notte Gasperini, calcando su quel termine: festa. Che va a braccetto con favola. Perché affrontare il Real Madrid per l’ex provinciale Atalanta è una favola e una festa, comunque vada a finire.

La Dea da otto anni sta vivendo una favola con pagine sempre più importanti, facendo fare festa ad una città sulla quale ancora bruciano le cicatrici della maledetta prima ondata del covid, che sogna il tricolore ma restando con i piedi per terra, come da abitudine per i bergamaschi.

Un anno fa sottovoce erano in tanti nei bar di Bergamo a sognare il trionfo in Europa League, salvo poi aggiungere: "Eh ma tanto la vince il Liverpool…".

La storia cambia in quella incredibile notte di aprile del 3-0 ad Anfield Road, quando la Dea di Gasperini ipoteca il trofeo europeo e il ritorno in Champions e inizia a credere che con questo gioco e con questi giocatori tutto è possibile. Anche vincere lo scudetto.

Ci crede chi va in campo, ci credono le migliaia di tifosi che si fanno ogni trasferta italiana ed europea. E ci crede, con i fatti, senza le dichiarazioni, una società che all’indomani del grave infortunio di Scamacca lo rimpiazza nel giro di qualche ora investendo 23 milioni per portare Retegui a Bergamo.

La stessa società che negli stessi giorni estivi tiene duro sull’ammutinamento di Koopmeiners, chiedendo 60 milioni senza un euro di sconto, e con quei denari porta a casa presente e futuro con i millennials Bellanova, Brescianini (due nazionali), Kossounou e Samardzic. Un primo scudetto, quello del mercato e dei bilanci, l’Atalanta lo ha vinto ad agosto.

Per il tricolore da cucire sulle maglie, se ne riparla in primavera come ha rimarcato Gasperini: "Noi non ci tiriamo indietro, in nessuna partita, per cui non è che dobbiamo parlarne, ma è giusto che i tifosi possano sognare".

Ricordando che i sogni nascono dai numeri: "Perché non ci siamo mai trovati primi in classifica dopo così tante partite, con così tanti punti".

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