Dea, c’è un’altra finale. Il messaggio di Gasperini: "Impariamo dalla sconfitta. Con la Juve poca vivacità»

Il tecnico dell’Atalanta guarda già al Bayer e prepara tanti cambi verso il Lecce "Faremo turnover, anche durante la gara. De Roon? Difficilmente ci sarà". L’ad Percassi: "Vincere sarebbe gratificante, ma il progetto proseguirà lo stesso".

di FABRIZIO CARCANO -
17 maggio 2024
Il messaggio di Gasperini: "Impariamo dalla sconfitta. Con la Juve poca vivacità"

Il messaggio di Gasperini: "Impariamo dalla sconfitta. Con la Juve poca vivacità"

Da una finale ad un’altra. L’Atalanta, persa la Coppa Italia contro la Juventus, da ieri si è già immersa nel clima internazionale che la accompagnerà alla finalissima di Europa League a Dublino mercoledì prossimo. L’occasione è stata la conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio a Roma, per il tradizionale media day Uefa prodromico all’ avvicinamento alla finale. Testa già rivolta al Bayer Leverkusen, alla partita della vita per i nerazzurri, ma la sconfitta contro la Juventus deve essere un punto di partenza, ha rimarcato più volte Gian Piero Gasperini, prima di voltare pagina. "Dico sempre: o vinciamo o impariamo. Possiamo trarre un insegnamento da questa partita ma non potevamo fare molto altro di diverso, perché i ragazzi hanno dato veramente tutto. Abbiamo fatto una buona gara, non è stata così negativa, non siamo stati da meno degli avversari", ha spiegato Gasp. Ricordando che per l’Atalanta quella di mercoledì era la terza partita in sette giorni, dopo le vittorie su Marsiglia e Roma, la tredicesima dal 30 marzo. "La squadra ha dato tutto contro la Juve, non è una scusa. Non ci siamo attaccati mai alla condizione fisica. Dal 27 febbraio in poi abbiamo sempre giocato ogni tre giorni. Per noi era la terza partita molto impegnativa in una settimanai. Giovedì sera è stata dura con il Marsiglia, domenica con la Roma è stata molto dura dopo il 2-1 e la partita è stata tiratissima. La finale era mercoledì, non abbiamo fatto niente lunedì o martedì, e per la prima volta ho visto poca vivacità. La condizione c’era ma non abbiamo avuto quella rapidità che serviva per superare la difesa della Juventus. Ho visto fatica in questo senso, non c’è stata la velocità necessaria per recuperare il risultato. I giocatori hanno dato tutto, ma potevamo fare poco di diverso perché i tempi erano quelli".

Dea attesa domani a Lecce: servono ancora tre punti per avere la certezza di chiudere al quinto posto. Ma nella trasferta pugliese mancheranno tre titolari come Holm, irrecuperabile a maggio, Kolasinac, infortunatosi al flessore a Marsiglia, e De Roon, colpito anche lui al flessore, come il bosniaco, mercoledì sera. Entrambi salteranno Lecce. Tre assenze a ridurre le rotazioni dietro e in mediana. "La vera sconfitta per noi è stato l’infortunio di De Roon: credo sia molto difficile possa giocare a Dublino, aspettiamo però l’esito degli accertamenti. Ora giocheremo a Lecce, sto pensando ad un turnover che però si può fare anche con i cinque cambi. Dobbiamo arrivare a Dublino in una condizione fisica e mentale al meglio". Domani pomeriggio i pugliesi, poi testa solo al Leverkusen. "I numeri del Bayer sono molto chiari, sono 50 partite che non perde, ha dominato la Bundesliga: incontriamo una squadra top, quella che in Europa ha i risultati migliori", ha chiosato Gasperini.

Sul futuro del tecnico si è espresso poi l’amministratore delegato nerazzurro Luca Percassi: "Del mister in questi giorni se ne parla molto, ma abbiamo un dialogo aperto quotidiano, un rapporto consolidato da 8 anni. Ci confonteremo come sempre con grande sintonia, non siamo affatto preoccupati". L’ad atalantino ha poi ricordato l’importanza di aver raggiunto la prima finale europea nella storia della Dea: "A Dublino sarà un’altra emozione fantastica, arrivare lì credo che nessun tifoso bergamasco potesse pensarci. Sarà un’altra giornata magnifica per la nostra città e con l’orgoglio di andarci a giocare un’altra finale meritatissima. Vincere un trofeo sarebbe una gratificazione enorme, ma il nostro progetto va avanti perchè ci siamo confermati in Europa anche l’anno prossimo. Dobbiamo essere molto consapevoli di chi siamo e da dove veniamo".

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