Dea, è finita per lo scudetto. Kean fa volare la Viola. Gasp al secondo ko di fila

La Fiorentina si conferma squadra ammazzagrandi e guarda con fiducia all’Europa. Il tecnico dei nerazzurri: "Sogno svanito con l’Inter, ora solo la corsa Champions".

di FABRIZIO CARCANO
31 marzo 2025
Il destro di Moise Kean che ha regalato la vittoria alla Fiorentina grazie anche all’errore del difensore neroazzurro Isak Hien

Il destro di Moise Kean che ha regalato la vittoria alla Fiorentina grazie anche all’errore del difensore neroazzurro Isak Hien

di Fabrizio Carcano

La Fiorentina impone all’Atalanta la legge del Franchi, dove stanno cadendo tutte le grandi. Con una grande prestazione collettiva, tattica, anche fisica, la squadra gigliata, pur con lo scarto minimo di 1-0, fa viola una Dea che non tira mai nello specchio della porta di De Gea. Un’Atalanta sempre alle corde, messa al tappeto da una prodezza di Kean ad un minuto dal riposo e poi barcollante nella ripresa, con il ko anticipato evitato solo da due prodezze del solito Carnesecchi.

Prima vittoria dell’allievo Palladino contro il maestro Gasperini, nella sua centesima panchina in A: tre punti che confermano il buon momento dei toscani, con 51 punti tornati in zona Champions, seppur ancora attardati.

Frena l’Atalanta, che non perdeva in trasferta dal 30 agosto contro l’Inter, esattamente sette mesi fa, e sempre da agosto non ne perdeva due di fila.

Un doppio zero che sembra togliere la Dea, terza con 58 punti, dalla corsa scudetto.

“Ma il sogno impossibile era già svanito dopo la sconfitta contro l’Inter”, ha tagliato corto Gasperini, focalizzato ora solo sulla corsa Champions.

Che la sua Atalanta si giocherà nei prossimi scontri diretti: ora al Gewiss arriveranno Lazio e Bologna, poi la trasferta a Pasqua in casa del Milan.

Al Franchi gara equilibrata nel primo tempo, con la Fiorentina a spingere sfruttando la superiorità numerica a centrocampo, ma bloccata davanti dalle rigide marcature di Hien e Djimsiti sugli attaccanti viola.

Gasperini ha scelto di schierare titolari Retegui, reduce da dieci giorni di stop per la lesione all’adduttore, e Lookman, tornato ad allenarsi solo venerdì dopo la partita con la Nigeria: scelta perdente con il senno di poi. I due bomber hanno costruito un pallone al quarto d’ora, murato da un anticipo salvifico di Ranieri, ma nient’altro, e sono poi spariti, insieme all’evanescente De Ketelaere. E la Dea con un attaccante inutile in più e un centrocampista in meno ha subito la partita della Viola. Che l’ha girata all’ultimo giro di lancette del primo tempo: palla sciagurata persa da Hien, a metà campo, sradicata dalla grinta e dalla forza di Kean che si è poi fatto la volata verso la porta di Carnesecchi e lo ha trafitto nell’angolino con un rasoterra.

Ripresa con la Fiorentina vicinissima al raddoppio con Gudmundsson, con una rasoiata di Fagioli e con un rigore in movimento fallito al 70’ da Ranieri, dall’altra parte la Dea ha costruito solo un tiro buono, ma calciato malissimo, con lo spento De Ketelaere, senza mai sporcare i guanti a De Gea, impegnato solo a intercettare i cross.

Vittoria giusta e netta della Fiorentina grazie a un Kean ‘on fire’, alla 16esima rete in campionato.

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