Da programmatore di pc a magnate high-tech: chi è Divyank Turakhia, nuovo partner dell’Atalanta

L’imprenditore indiano, presente alla finale di Europa League vinta dalla Dea, è entrato nel fondo guidato dal finanziere newyorkese Stephen Pagliuca, che ha in mano la maggioranza delle quote nerazzurre

di FABRIZIO CARCANO
25 giugno 2024
Festa per l'Europa League con Antonio Percassi e Stephen Pagliuca; nel tondo il magnate indiano Dyvank Turakhia

Festa per l'Europa League con Antonio Percassi e Stephen Pagliuca; nel tondo il magnate indiano Dyvank Turakhia

Bergamo, 25 giugno 2024 – L’Atalanta sta diventando sempre più internazionale. Dopo l’ingresso nel febbraio 2022 del fondo statunitense Bain Capital, guidato dal finanziere newyorkese Stephen Pagliuca, che da allora detiene la maggioranza delle quote nerazzurre (il 55%) ed esprime quattro componenti su sette nel cda, adesso – la notizia è stata anticipata da TuttoMercatoWeb – arriva anche il tycoon miliardario indiano Divyank Turakhia.

Che avrebbe già acquisito proprio da Pagliuca una quota di minoranza del suo fondo di investimenti, versando circa 70 milioni.

La scalata

Turakhia, 42 anni, è partito da programmatore di computer per poi diventare un imprenditore del web, nel 2016 ha fatto il grande salto cedendo per 900 milioni di dollari la sua piattaforma ad-tech Media.net a un colosso cinese.

Grande appassionato di calcio, il magnate di Mumbai, già da alcuni anni vicino a Pagliuca, dalla scorsa primavera segue da vicino l’Atalanta: era presente in tribuna sia nella notte di Liverpool sia in quella del trionfo europeo a Dublino.

Il suo ingresso nel fondo di Pagliuca non cambia nulla nell’assetto societario atalantino, dove la famiglia Percassi continua a mantenere il suo pacchetto azionario del 45%: nessun cambiamento dunque, ma Turakhia vorrebbe valorizzare ulteriormente il brand Atalanta nel mondo (addirittura realizzando una serie televisiva sui nerazzurri) e probabilmente investire ulteriormente nel calcio e nel club bergamasco, che ormai ha sempre più estimatori anche in Oriente.

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