Gasp, sfida ad alta tensione. La trasferta a Firenze è la più calda . Il tecnico nel mirino del “Franchi“ anche per gli screzi del passato
Da alcuni anni rivalità accesa tra i due club con giocatori, tecnici e tifosi protagonisti di polemiche. A dare fuoco alle polveri il caso del discusso e decisivo rigore su Federico Chiesa nell’ottobre 2018. .
Domani a Firenze l’Atalanta affronta il primo confronto diretto per l’Europa, contro una concorrente per le prime sette posizioni. In uno scontro che si annuncia ad alta tensione. Da alcuni anni non è mai una partita come le altre Fiorentina-Atalanta. Intanto non lo è perché dal 2016 è diventato una sorta di spareggio per i rispettivi ingressi in Europa, con la Dea che peraltro ha sempre chiuso in classifica davanti alla Viola.
Ma ad aumentare la rivalità tra i due club, sono stati motivi di varia natura, con giocatori, tecnici e tifosi protagonisti di scintille in campo e polemiche fuori, anche tra le rispettive dirigenze. A dare fuoco alle polveri il caso del discusso e decisivo rigore su Federico Chiesa nell’ottobre 2018, con accuse nel dopo gara rivolte da Gian Piero Gasperini al giovane attaccante, accusato di aver simulato sul contrasto con Toloi, con botta e risposta al vetriolo con Pioli, l’allora tecnico dei toscani. Da quel momento l’allenatore atalantino è nel mirino della tifoseria viola.
Pochi mesi dopo ad aizzare ulteriormente gli animi una rovente semifinale di Coppa Italia vinta dai bergamaschi, con polemiche arbitrali e scontri tra tifoserie. Nel gennaio 2020 un pomeriggio nerissimo, sempre in Coppa Italia, al Franchi, con pesantissime gravi offese rivolte da gran parte del pubblico a Gasperini e ai suoi familiari. E a seguire, in conferenza stampa, la dura replica del tecnico alla tifoseria gigliata con un secco: "Mia madre ha fatto la guerra per dare la libertà di parola ai deficienti che mi hanno insultato". Quindi episodi di presunti cori discriminatori da parte della tifoseria nerazzurra verso Dalbert nel 2019, Vlahovic nel 2021 e Terracciano nel 2022, con pesanti parole del presidente viola Commisso verso la curva atalantina.
Infine alcuni operazioni di mercato riguardanti prima Pasalic, nel 2018, e poi Zappacosta, nel 2021, entrambi già promessi ai toscani ma poi approdati a Bergamo, due mancati affari indigesti per la società gigliata. Nel 2022 a protestare fu ancora l’Atalanta, per la rete del pareggio di Malinovskyi al Franchi annullata per un fuorigioco inesistente di Hateboer. Tensioni e polemiche, in campo e fuori, a contorno di una gara sentita dalle città e dalle tifoserie.
Per domani il tecnico di Grugliasco ha il gruppo al completo e abbondanza di scelta in ogni ruolo. Giocheranno i calciatori rimasti a Zingonia in questa sosta, come il rientrante Toloi o l’esterno Zappacosta, che al Franchi raggiungerà le 100 presenze in maglia atalantina. In porta possibile turn over: Musso è rientrato mercoledì notte dalla Bolivia e Carnesecchi può rilevarlo per farlo riposare in vista del match di Europa League.
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